Ieri è stato un anniversario importante per il Popolo Palestinese. Cito da Infopal: ”
29 novembre 1947 – Le Nazioni Uniti approvano la risoluzione 181 (votano a favore URSS, USA e Francia, ma gli Stati arabi votano contro; la Gran Bretagna, la Cina ed altri si astengono), che prevede la divisione della Palestina in tre parti:
– uno stato ebraico sul 56% del territorio
– uno stato palestinese
– una zona internazionale che comprenda Gerusalemme e Betlemme.
Il confine tracciato viene definito “Linea Verde”.
E’ l’inizio della catastrofe, che culminerà nel 1948, con la creazione di Israele sulle terre, sulle città e sui villaggi della Palestina, e con la diaspora di milioni di palestinesi.”
Da allora la lotta di Liberazione del Popolo Palestinese ha vissuto varie fasi e si caratterizzata in diverse forme, dalla lotta non violenta alla lotta armata, dai contenuti laici e marxisti alla penetrazione dell’integralismo islamico. Ma comunque sia è non si è mai fermata ed è tutt’ora una lotta sacrosanta contro un apparato, quello sionista, che ha l’atomica (lui può…) ed è il quarto esercito più potente al mondo.
Il sostegno a questa lotta è importante perché l’ingiustizia e la barbarie che questo popolo subisce quasi raggiunge la violenza nazista contro gli ebrei. Ci sono vicende che ricordano il ghetto di Varsavia: dalle brutalità più spicciole di coloni e Tsalal (l’esercito israeliano) contro persone e proprietà, agli assassinii, agli attacchi militari.
Non starò qui ad elencare la lunga litania di bestialità e crimini compiuti dai sionisti. Mi preme sottolineare che c’è un modo efficace per fare la nostra parte a sostegno della lotta palestinese ed è l’azione del BDS: Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni: https://bdsitalia.org/
Non è un caso che gli agenti sionisti di ogni risma, in quota nelle associazioni culturali, nelleagezie stampa, nei media in generale, tra i politici e gli opinion maker cerchino in tutti i modi di criminalizzare le organizzazioni BDS. Perché leloro campagne sono efficaci e colpiscono duramente gli interessi di Israele.