A Genova G8 nel 2001 fu sospesa la democrazia. Quale democrazia?

A Genova G8 nel 2001 fu sospesa la democrazia. Quale democrazia?

Dopo essersi fagocitati Francesco Lorusso in questi ultimi anni e sdoganato il ’77 e Radio Alice come puro fenomeno di costume ribellistico giovanile, ecco che i sinistrati vanno all’attacco del movimento no-global di 20 anni fa. E qualche compagn* pure ci casca. Del resto dovranno pure avere qualche santo martire in paradiso. Onde per cui in questi giorni non si fa che leggere la storiella della democrazia sospesa nei giorni del G8 a Genova nel 2001. Ovviamente da quei fascistoni di Berlusconi e Fini, così il centrosinistra è scagionato.

Peccato che solo pochi mesi prima, a Napoli, in occasione del Global Forum e in pieno governo di centro-sinistra ci furono la prove generali del luglio genovese. Era il governo Amato, con dentro i Ds, l’Udeur, il PCdI, con quel famoso Diliberto che istituì il GOM, la squadra speciale di agenti penitenziari che raffinò lo squadrismo in carcere e di cui vediamo oggi le tristi imprese come a Modena, a Santa Maria Capua Vetere e in altri carceri. A Napoli ci furono pestaggi in piazza e deportazioni di massa con torture nella caserma Raniero e vedere oggi Veltroni pontificare su Genova è un po’ come vedere la volpe disquisire sul pollaio.
 
Ma poi, in definitiva, di quale democrazia parlate? C’è mai stata democrazia in paese dove da De Gasperi in poi lo Stato si è organizzato per contrastare con bombe stragi, golpismo strisciante, logge massoniche coperte, fascisti prezzolati, servizi segreti, Gladio, Stay Behind, dietro la CIA, qualsiasi eventualità che un governo di sinistra, autentica sinistra, non i falsi e neppure d’autore che abbiamo oggi, andasse al governo?
 
Vista in questa maniera, vi renderete conto che i morti, i nostri morti, la nostra galera hanno tutto un altro significato cambiandone il contesto. Anche la scelta della guerriglia. Loro lo sanno bene come stanno le cose e si permettono pure di agire attraverso omicidi, torture, pestaggi: per chi sa e sta dall’altra parte è la normalità e non sta certo guardare il codice penale. Tanto è vero che sono stati tutti promossi, perché è questa la realtà del paese, la repressione costi quel che costi e poi l’impunità. Non la sospensione della democrazia: questo fascismo permanente è la loro “democrazia”.
 
Da noi restano i cretini, quelli che piace loro cantarsela e suonarsela sul diritto calpestato, il garantismo, che dicono “mai più” quando c’è un “ancora” imminente grande come una casa. Lo vedremo presto perché da come si stanno mettendo le cose con i milioni di posti di lavoro bruciati e precarizzati, il malcontento serpeggiante per una gestione non certo limpida della pandemia, prevedere un autunno caldo e un inverno bollente non è poi così difficile.
 
Lo avete capito o no che non c’entra il tipo di governo, il colore della divisa dell’aguzzino? Sei sempre in gabbia, nel luogo dove il diritto anche borghese è sempre sospeso quando pare a loro, in un’emergenza perenne.