Dunque, ricapitolando, un virus appare in Cina, nella zona più industrializzata. Altri focolai sono la pianura padana, la locomotiva dell’Italia, la Corea del Sud e guada caso l’Iran. Se fossi il Venezuela o Cuba starei molto attento…
Poi cos’altro dire? Che il virus è scarsamente letale, quel tanto che basta per non avere ripercussioni sul proprio territorio. Aggiungiamo un altro elemento? A chi giova? Provate a pensarci. Poi diciamo ancora: oggi non si possono fare guerre dirette contro altre potenze avversarie. C’è infatti il rischio di provocare un controproducente conflitto termonucleare. Le guerre imperialiste si davano per distruggere il capitale sovraccumulato, possibilmente altrui. Che sia stato trovato nella guerra ibrida permanente un modo per raggiungere lo stesso obiettivo?
Gli Stati Uniti sono quella potenza che ha più laboratori per armi batteriologiche e chimiche sparsi per il mondo. Non cominciate a pensare che tanti elementi messi assieme, anche se non solo la “pistola fumante”, dipingono un’ipotesi tutt’altro che remota?
Meditate gente, meditate.