Inauguro con questo post un bollettino di considerazioni e riflessioni rapide che non avrà una cadenza periodica fissa, ma che mi serve per esprimermi su più questioni.BENETTON SCARICA TOSCANI DOPO LE SUE DICHIARAZIONI A UN GIORNO DA PECORA… Non si è mai visto un guru della comunicazione fare uno scivolone così grossolano. Sicurezza della propria posizione e degli appoggi di cui gode? Arroganza come abito mentale? Resta il fatto che il fotografo delle campagne Benetton ha fatto male i calcoli. Dire “a chi importa il crollo di un ponte” non solo è una frase stupida e cinica, l’avrebbe potuta dire unragazzino coatto da McDonald’s, ma nel contesto in cui viene detta rivela un’incapacità di usare strategie di comunicazione. Ovviamente i pescecani si liberano del problema scaricando il loro fornitore, il quale ha dimostrato anche nella gestione della situazione una labilità psicologica passando da un “sono umanamente distrutto” a “si è travisat cosa volevo dire nel contesto” alla chiusura stile volpe e l’uva quando è stato scaricato, affemando: “sono libero dai loro problemi” riferito ai Benetton.
L’INCIDENTE DI LIVRAGA (LODI) CON I DUE MACCHINISTI MORTI… Ancora una volta il governo e chi lo rappresenta, la ministra Micheli, non perde l’occasione di affrettarsi a inchiesta neppure iniziata a dire che il problema non è la manutenzione. I media riportano la notizia di un dispositivo nello scambio appena installato e difettoso. Resta il fatto che quando si spendono miliardi per l’alta velocità, distruggendo il territorio, pagando a peso d’oro il management, cose del genere non possono accadere. Ormai conosciamo bene come i privati e gli amministratori di servizi pubblici gestiscono al risparmio i loro carrozzoni. I due macchinisti sono vittime di un sistema che guarda ai profitti, poche palle. Fottendosene delal sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
BERNIE SANDERS E’ IL VERO VINCITORE NEI CAUCUS DELLO IOWA, MA I MEDIA NON LO DICONO… e si inventano un vantaggio di Buttigieg come foglia di fico. Flores D’Arcais lo spiega molto bene su Micromega: mentre la dirigenza democratica si inventa guasti nell’elaborazione dei dati, i media fanno uscire i parziali dove Buttigieg, avendo una distribuzione omogenea del suo risultato, risulta in vantaggio. Peccato che il risultato finale sia: Sanders 42,672, Buttigieg 36,718, Warren 32,007, Biden 25,699 e Klobuchar 21,896, dispersi tutti gli altri. In percentuale: Sanders 24,73%, Buttigieg 21,28%, Warren 18,55%, Biden 14,90%, Klobuchar 12,69%. Media e centri politici di regime agiscono in tandem per infinocchiare il pubblico. Ciò riporta al centro di un dibattito serio sulla democrazia il ruolo dei media e di chi li controlla. Come si è visto anche solo nelle regionali emiliano-romagnole e in tutte elezioni anche da noi in Italia: i media danno enorme spazio ai candidati e alle liste sponsorizzate dall’oligarchia finanziaria e dai vari comitati d’affari ben interni ai partiti di regime ed oscurano tutto ciò che è sgradito a costoro.