La nazionale italiana di calcio è sulla vetta d’Europa. Ma questo è un bene o una sfiga? Perché da giorni fino all’ossessione di ieri pomeriggio, le tv hanno bombardato il popolo italico di attesa e poi ditrionfo utilizzando gli Europei di calcio e la nazionale di Roberto Mancini come meri strumenti di propaganda. Una demagogia del tricolore (in realtà servo di paesi europei più forti come la Germania) che mi fa dire che l’antico adagio latino panem et circenses sia ancora di una certa attualità.
Ma differenza dei latini qui di pane ce ne è molto poco. Mentre gli italiani festeggiano in piazza, il governo Draghi sblocca i licenziamenti, aumenta le tariffe di luce e gas, prepara una legge sulla giustizia col placet grillino che consegnerà in tempi brevi e certi ai grandi creditori i beni di numerosi connazionali. ma chi se ne importa, abbiamo vinto ai rigori!
Ma col rigore non si vince, non si esce da una crisi spaventosa acuita nell’ultimo anno e mezzo dalla pandemia. Ci hanno spacciato per cornucopia il recovery fund: sei max sette miliardi l’anno, condizionati dal nostro comportamento “virtuoso”, ossia ulteriore carneficina sulle tutele dei posti di lavoro, precarietà, privatizzazioni.
Il paese si deve svegliare e presto. E svegliandosi si accorgerà che gli apparati repressivi sono già pronti: quando dopo anni si dà il carcere a un sindacalista per una manifestazione pacifica, mentre i responsabili della strage di Viareggio, quella del Ponte Morandi sono tutti allegramente in libertà con le loro stock option, ti accorgi come la giustizia italiana sia la classica e tra le pessime giustizie classiste, fatta per reprimere e punire da una parte e graziare se non premiare dall’altra. Mentre gli attivisti NoTav si fanno anni di galera per “terrorismo”, dove sono finiti i torturatori del G8 di Genova? Hanno fatto carriera.
Ora come ora queste disparità le vediamo solo noi, attivisti della sinistra antagonista, comunisti. Ma se entrano in campo settori sociali morsi dalle misure “dragoniane”, se ne accorgeranno anche loro (e spero presto). Si accorgeranno che quando vai bene alla peggiore destra reazionaria e all’euroliberismo ammantato di sinistra puoi fare tutti i caroselli in piazza che vuoi. Quando sei tu che protesti nelle manifestazioni di piazza, i caroselli li fanno i jeepponi della celere.
Infine, strana pandemia, e strane misure epidemiologiche: non puoi ballare in discoteca o in una sala da ballo, ma alla liturgia nazional-popolare tutto è concesso. Basta solo vedere le piazze di ieri sera e di quelle di tutte le partite degli Europei. Ci pigliano per culo: ci pisciano in testa e ci dicono che piove. Sveglia!