Bande musicali quelle dei nazisti, banditen i partigiani

LA MIA BANDA SUONA IL KOCH…

L’esternazione di Ignazio La Russa riguardo i “musicisti” che marciavano per via Rasella il 23 marzo del 1944 e fischiati con un bel bombardone dai Gruppi d’Azione Patriottica farebbe ridere se non ci fosse da piangere per una riscrittura metodica che ripercorre le tappe di quella che fu la Resistenza per arrivare dalle foibe che azzerano gli eccidi feroci dell’esercito mussoliniano nei Balcani alle esperienze socialiste del Ventesimo secolo.

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9 PUNTI SEMPLICI SEMPLICI PER DISTINGUERE I FASCISTI DAGLI ANTIFASCISTI

Adesso spiego perché secondo me la manifestazione di eri a Firenze è falsa-antifascista.
1. Dov’erano il PD e la Schlein, la CGIL, i grillini (che parlavano di”né di destra né di sinistra”) quando in tutti questi anni gli antifascisti veri prendevano le legnate della polizia, leggi lo Stato, che bonificava così gli spazi dati ai fasci di Casapound e Forza Nuova?
Questo per antipasto. Andiamo avanti.
2. Dov’era tutta questa amena gente pseudo-partigiana, i suoi governi quando il paese per mezzo di una pandemia di cui non si sa bene ancora se creata ad hoc o come parmigiano sul risotto, veniva sottoposto a restrizioni fasciste che hanno distrutto gran parte del tessuto economico, guarda caso le piccole attività, avvantaggiando la concentrazione di capitali con finanza e multinazionali? Il tutto per imporre dei sieri anche questi molto dubbi, ma che hanno fatto ingrassare big pharma e alimentato la corruzione (evito nomi e cognomi e così evito denunce…). Ve lo dico io: era con gli speculatori e agente di questo fascismo biopolitico.

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Il babau…

Intervengo ancora sulla questione del fascismo perché penso che il dibattito a sinistra sia viziato dalla tara politica che si è evidenziata con la miopia su cosa sia oggi l’autoitarismo neoliberale, ossia l’insieme di dispositivi di comando e controllo sociale che i centri di potere atlantisti mettono in campo in questa fase di conflitto politico, economico e militare sui diversi modelli economico-sociali e di gestione della società che segono lafalda principale delle contraddizioni intercapitalistiche a livello planetario: quelle che vedono l’unipolarismo atantista da una parte e i paesi emergenti verso un’economia-mondo multipolare.

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Sull’antifascismo di facciata… per la rivoluzione colorata

Pubblico un paio di miei interventi scritti come post sul mio spazio FB, sulla scorta delle bastonate che si sono presi degli studenti alla Sapienza dalla polizia durante la contestazione dell’iniziativa promossa da Azione Universitaria. Ovviamente l’antifascismo è sempre una pratica politica importante, ma la riflessione non deve soffermarsi a ciò che sembra scontato: oggi al governo c’è una destra che cerca di conciliare gli interessi di un elettorato i cui ceti di riferimento sono costituti da quella borghesia piccolo-imprenditoriale colpita dalle restrizioni pandemiche e dall’economia di guerra (vedi il costo del gas e dell’elettricità), con le politiche neoliberali e di guerra al servizio del capitale multinazionale e delle oligarchie imperialiste e atlantiste. Associare questo governo a un presunto regime fascista è un’operazione fuorviante su quello che è il vero fascismo oggi.

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La tenaglia NATO: mainstream – ucronazismo

Nell’orgia dello sdoganamento frenetico del nazismo, il Corriere della Sera raggiunge le vette più alte del delirio. E lo fa con Lorenzo Cremonesi, che se avesse impacchettato della merda, avrebbe fatto un’operazione meno puzzolente e servile. Ovviamente omette informazioni fondamentali, falsifica, insomma: mente sapendo di mentire.
Nel leggere questa immondizia che nulla ha a che vedere col giornalismo, Bandera diventerebbe un glorioso patriota, padre fondatore della nazione ucraina, che alla fine viene martirizzato dai sovietici dopo una vita votata a opere filantropiche.

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In Monti veritas

Mario Monti nelle sue esternazioni a La7, nel programma di De Gregorio e Parenzo, non fa altro che esprimere il parere dell’oligarchia che comanda questo paese e tutto il polo europeo atlantista. L’ex presidente del consiglio parla un linguaggio di guerra, che solo in apparenza è rivolto al virus. In realtà il clima bellico gli serve per legittimare due concetti fondamentali: un’informazione antidemocratica e a reti unificate, praticamente un nuovo Minculpop e l’idea che neanche tanto sotto traccia anima i circoli del potere finanziario e politico: gli italiani non sono educati e non hanno cognizione di cosa sia la politi a e di come farla. Ergo, occorre che ci pensi una sorta di aristocrazia oligarchica, gli esperti, gli uomini di potere che con la loro saggia illuminazione guidino le popolazioni ignoranti e decidano cosa è bene o no per loro.

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Come al solito, infangate il “vostro” Salvo D’Acquisto!

Ieri a Padova gli antifascisti hanno occupato la piazza dove dovevano parlare gli esponenti di Forza Nuova Fiore e Castellini. Immancabilmente Carabinieri e Polizia hanno caricato gli antifascisti, che esercitano un diritto più che lecito nel nostro paese: far rispettare la Costituzione, la quale mette al bando il fascismo e considera reato la sua apologia e la ricostituzione del partito fascista.

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L’omicida di Youns esprime tutta la violenza leghista contr0 i migranti

Voghera. L’assessore alla sicurezza Massimo Adriatici, esponente della lega e docente di diritto penale e procedura penale presso Scuola allievi agenti Polizia di Stato Alessandria, durante un alterco fuori da un bar ha sparato a Youns El Boussettaoui, 39anni, marocchino con la sua calibro 22, uccidendolo. Questo il fatto.

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2 agosto 2020. Una giornata di lotta

Mentre le massime autorità e le forze istituzionali celebravano un una Piazza Maggiore ingessata la solita liturgia autocelebrativa, la sinistra di classe, di lotta, quella che in tutti questi anni ha tenuto alta la bandiera dei diritti e dei bisogni popolari, si riappropriava di piazza Medaglie d’Oro e nel pomeriggio occupava la piazza in cui doveva tenersi la manifestazione fascista revisionista, quella della “pista palestinese”, impedendone lo svolgersi.

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Vogliono cambiare la storia

Oggi le cose stanno così: mentre la magistratura avvalora e accerta che dietro la strage del 2 agosto c’era Licio Gelli che la finanziò, con la scusa del lockdown ingessano le celebrazioni, ma “in compenso” nel pomeriggio permettono la manifestazione fascista che sostiene la tesi dello stragismo palestinese e della RAF (Frazione dell’Armata Rossa tedesca).

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