Danse macabre

A dire il vero della morte di Berlusconi non me ne frega nulla.
La cosa sconcertante però è che una miriade di invorniti sinistrati se ne viene fuori con esternazioni da veri ignoranti e seguendo il mainstream che da anni occulta chi siano i veri responsabili e decisori delle politiche più reazionarie, guerrafondaie e imperialiste. Una torma di imbecilli così mi ha stupito: con commenti demenziali persino da personaggi, amici che credevo che per la frequentazione con Valerio Evangelisti avessero imparato qualcosa e che ho dovuto bannare perché capacissimi nel loro non capire nulla delle miei posizioni politiche di associarmi a qualche connivente con le destre.

Leggi tuttoDanse macabre

Presa di posizione

Pubblico alcune considerazioni riguardanti il mio punto di vista su questa fase politica sul piano nazionale e internazionale. Lo faccio senza peli sulla lingua e considerando che ormai la quasi totalità di quella che ama definirsi “sinistra di classe” o “movimento antagonista” è in totale confusione politica. Buona lettura.

Leggi tuttoPresa di posizione

Sul sentiment del popolo…

Un contributo da France Insoumise (Melenchon) con alcuni spunti interessanti.
In particolare pongo l’attenzione su questo passaggio:
“L’inno nazionale e la bandiera non assumono mai il significato di sciovinismo o nazionalismo ideologico. Si tratta di una proclamazione d’identità cittadina: “la nazione siamo noi, il popolo”. Questo popolo si omogeneizza nell’azione e attraverso l’azione. Acquisisce progressivamente un’autonomia decisionale e di presenza pubblica.”

Leggi tuttoSul sentiment del popolo…

Una deriva post-operaista

Sollecitati dalla domanda di Tommaso, un compagno degli Studenti NoGreenpass di Bologna, su cosa se ne pensa in Assemblea Antifascista contro il Greenpass di questo documento dei “Municipio zero” (Labas): https://municipiozero.it/casa-vacante-e-librido-politico/?fbclid=IwAR2UUbjfxRJtk8QiWNj8N95Wex7Rt5LmZrF7oeN6PXqfCaeq-VaqCFKeImI

ho dato la mia risposta che riporto qui sotto: 

Leggi tuttoUna deriva post-operaista

Vogliamo parlare di politica? Parliamone.

De Magistris in pratica, in questo articolo su Napoli Today ci sta dicendo: “… che un giorno si possa realizzare il sogno di Ernesto Rossi e Arturo Spinelli, cioè un’Europa forte unita dalle diversità dal Portogallo alla Russia. Insomma un’Europa forte con un volto umano, che deve avere una politica di difesa e politica estera che ora non ha.”
Il disegno politico dunque è esattamente quello di un europeismo delle borghesie che si dotano di una “difesa”. Ovviamente il “volto umano” è tutta fuffa.
Non v’è traccia di lotta di classe, ma nemmeno di sovranità nazionale. La prima pertiene le contraddizioni sociali nel paese, che una sinistra rivoluzionalria e anti-sistema dovrebbe avere. La seconda, che non sarebbe nazionalismo ma lotta antimperialista e anticolonialista, pertiene le contraddizioni tra il popolo, ossia chi vive e lavora nel nostro paese, e il capitale multinazionale e finanziario, in fatti specie i flussi finanziari di merci, il dominio delle filiere, il dominio semantico del pensiero unico per mezzo dei media, lo svuotamento di poteri democratici. Non ci vuole molto a capire che De Magistris è la versione “progressista” del liberalismo la cui altra parte, quella liberista, è rappresentata dal PD.

Leggi tuttoVogliamo parlare di politica? Parliamone.

Antagonisti… filoimperialisti

È di queste settimane l’attacco politico “da sinistra” a quelle compagne e compagni che da anni sostengono l’autodeterminazione della popolazione russofona del Donbass e dell’Ucraina in generale e che denunciano l’operazione che l’imperialismo USA-NATO sta conducendo contro la Russia e sulla pelle dell’Ucraina.

Leggi tuttoAntagonisti… filoimperialisti

Una piazza di lavoratrici e lavoratori

Lepore, il nuovo sindaco di Bologna dice che Bologna è la città più di sinistra del paese. Però poi se ne frega se in un consiglio di quartiere una forza minore viene esclusa dal consiglio stesso per un “errore” nel conteggio dei voti e alla fine, dopo il ricorso al TAR, fa spendere soldi con le spese processuali alla cittadinanza per la sua cialtroneria per nulla attenta alla democrazia. Io non so e non credo che Bologna sia la città più di sinistra, ma quello che so è che ieri c’era tanta sinistra in piazza e che Bologna ha dimostrato ancora una volta di essere una città dove le masse popolari si fanno sentire.

Leggi tuttoUna piazza di lavoratrici e lavoratori

L’orchestrina di Auschwitz

Un mio caro amico, un compagno che è tra i gestori di un centro sociale (ovviamente non menziono né nome né luogo) ha disdetto una ricorrenza piuttosto significativa: quella dello striscione del Drago dell’Autonomia Operaia del ’77 bolognese. Per fare la festa sarebbe occorso il green pass. E ve lo immaginate compagne e compagni che ancora si riconoscono in quella storia di sinistra rivoluzionaria e di classe, dover esibire il pass che oggi discrimina le persone… un ossimoro, una contraddizione palese e diciamolo: umiliante.

Leggi tuttoL’orchestrina di Auschwitz