Rossobruni ce lo sarete voi…

Sono nel pallone… dopo la telefonata Trump-Putin e il discorsetto di Vance a Monaco gli euronazi, i satrapi del deep state USA prima delle elezioni americane, quelli che si sono fatti saltare dagli ucronazi, dai servizi britannici e dalla CIA il Nord Stream da sotto il culo, dopo aver mandato armi e al macello migliaia di ucraini vendendocela come imminente sconfitta russa, dopo aver ridotto l’Unione Europea ad area dipendente e sotto “protezione” degli USA, praticamente un protettorato, e dulcis in fundo, dopo aver promesso lacrime e sangue per aumentare il budget bellico per la NATO, tutti questi signori si ritrovano nella scomoda posizione di estranei alla trattativa sull’Ucraina. E se non bastasse è il nuovo inquilino della Casa Bianca, che dopo aver dato il ben servito a USAID, attacca gli euroburocrati svelando la triste verità: nell’UE la democrazia, quel poco che c’era nel delirio dei suoi diktat economici e fonanziari, è morta e sepolta. Vance attacca sulla censura, sulle elezioni cancellate se non vanno bene come in Romania: sono schiaffi che fanno ben capire che se le classi dirigenti corrotte e meschine dell’UE vogliono continuare la guerra con la Russia attraverso l’Ucraina e per mezzo della NATO, deveono sborsare i dané per le armi, ma anche per i danni alla fine della fiera, visto che la Russia ha già vinto.

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Residui

La kermesse anti-Sanremo, il Festival del Disarmo, è finita a schifio. Sono volati stracci tra i vari gruppi: chi l’ha organizzata e chi voleva avere il suo posto al sole. E di fronte a una situazione così catastrofica come l’imminenza di un conflitto su vasta scala, totale termonucleare o tattico continentale, non è propriamente simpatico. Protagonisti: CLN, Fronte del Dissenso, paragoniani, Alternativa, Italia qui Italia là, gruppetti che si contendono la carcassa del movimento no-GP e anti-obbligo vaccinale. Ma quando parlo di gruppetti non mi riferisco alla base, a  quei soggetti che continuano a ritrovarsi, bensì ai loro vertici malati di protagonismo. Anche con il PCI era idem con patate: la base era una cosa, la dirigenza un’altra. E abbiamo visto a dove ha portato.

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A Genova G8 nel 2001 fu sospesa la democrazia. Quale democrazia?

Dopo essersi fagocitati Francesco Lorusso in questi ultimi anni e sdoganato il ’77 e Radio Alice come puro fenomeno di costume ribellistico giovanile, ecco che i sinistrati vanno all’attacco del movimento no-global di 20 anni fa. E qualche compagn* pure ci casca. Del resto dovranno pure avere qualche santo martire in paradiso. Onde per cui in questi giorni non si fa che leggere la storiella della democrazia sospesa nei giorni del G8 a Genova nel 2001. Ovviamente da quei fascistoni di Berlusconi e Fini, così il centrosinistra è scagionato.

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Covid 19: quello che si doveva fare in primavera ed estate e non si è fatto

Un governo che crede nella virulenza del covid e nel possibile ritorno con una seconda ondata non se ne sta con le mani in mano. Tutti abbiamo assistito al tira e molla sulle aperture delle scuole, banchi ad hoc in ritardo, marasma nella selezione del perosnale docente e scolastico: tutto per spendere il meno possibile. E così anche nella sanità.

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La Boldrini al servizio delle politiche aggressive dell’imperialismo

La Boldrini a pugno chiuso… sta manifestando contro i massacri di armeni da parte degli azeri sostenuti da Turchia e Israele in Nagorno Karabakh? No. A favore della nakba palestinese? Macché! Contro i tagliagole dell’Isis in Siria e Libia? Ma neanche per sogno! Gli assassinii di attivisti di sinistra in Colombia a opera degli squadroni della morte? Per carità! La repressione pinochettista in Cile di Pinera? Mangopucazz… Lo sterminio del popolo curdo? E ‘ndo sta?
Niente di tutto questo. La mentecatta, dopo aver ricevuto a suo tempo i nazi ucraini a Monte Citorio, oggi manifesta per la “libertà in Bielorussia”.
La vedrei bene a confezionare calze in un campo di rieducazione delle Guardie Rosse cinesi durante la Rivoluzione Culturale.

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Insalata… bielorussa

Ma forse è più appropriata l’espressione “polenta malmenata” ciò che sta accadendo in questi giorni in Bielorussa, a seguito di elezioni che sono state un ennessimo plebiscito (80% a 20) per Lukashenko, burocrate cerchiobottista che è rimasto in sella per 26 anni e ben sei elezioni con un mix di pratiche da socialismo reale e spregiudicate aperture e promesse a est come a ovest.

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Il dogma occidentale della democrazia

“Gli americani hanno le idee chiare sui buoni e sui cattivi, chiarissime. Non per teoria, per esperienza, i buoni sono loro!” (Giorgio Gaber)

Le elezioni in qualsiasi paese del mondo sono regolari solo se l’esito è gradito a Washington. È il postulato della democrazia liberale, che in termini più estensivi con il concetto di esportazione della “civiltà” è la democrazia delle cannoniere, dei corpi speciali di intelligence, dei terrorismi sotto falsa bandiera, delle sanzioni e degli embarghi, dei colpi di stato. Quella che viene definita “guerra ibrida”.

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La guerra ibrida dell’Occidente al resto del mondo

Immaginatevi un campionato di calcio dove la stampa, i media, quando vincono determinate squadre gridano alla partita truccata, l’arbitro venduto. Quando invece altre squadre truccano veramente gli incontri va tutto bene.
E’ il campionato dell’imperialismo nel sistema mondo, che con i suoi uffici stampa, le sue centrali di costruzione delle notizie a suo uso e consumo, rabbonisce le proprie opinioni pubbliche, le orienta dove vuole per poi far partire le sue intelligence, i suoi militari per colpi di mano, “rivoluzioni” colorate, sanzioni, embarghi. Tutto questo meccanismo va sotto la definizione di GUERRA IBRIDA, combattuta contri quei governi e quei paesi che non si allineano all’ordine mondiale precostituito e imposto.

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Buon 25 aprile… la Resistenza inizia adesso

Con l’avvento della pandemia nel mondo, nel nostro paese si sono viste tutte le porcate del passato, a partire dalla devastazione della sanità pubblica e tutte le logiche che vedono le persone nella spazzatura e i profitti al primo posto, vedere le scelte di tenere aperte gran parte delle produzioni. Per questo, tutta questa retorica dei balconi, dai quali si sventolano tricolori, si canta l’inno italiano e si chiama la polizia per delazioni casalinghe, come quel cartelletto “andra tutto bene” mi hanno suscitato tutta la repulsione per la grande ipocrisia di un paese tutt’altro che solidale, a partire da governanti inetti che alla fine ci faranno ingoiare col MES tutte le logiche degli usurai nord-europei.

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Allarme democratico

Mentre questo governo fa il pieno di consensi con le Sardine, ricevo un allarme che arriva dai compagni del Si Cobas: come dentro una strategia pianificata, sotto Natale si stanno intensificando le provocazioni contro le lotte e il sindacato di base; in queste ore la situazione è drammatica: Alessandria, Porto S.Elpidio, Fermo, Castellarano, Brescia – cessioni di interi rami d’azienda ‘per licenziare il personale iscritto Cobas (140 solo a Fermo), botte e lacrimogeni ai picchetti, fermi pretestuosi dei dirigenti, decine di denunce, fogli di via e prime procedure (gravissime) di ritiro/non rinnovo di permessi di soggiorno per le avanguardie.

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