politica
La camera dello sci(r)occo
Con Lanfranco Caminiti ho avuto da dire su Facebook un mesetto fa per via delle posizioni diverse sulla questione del green pass. E oggi con questo articolo “Parliamo di Draghi” sul suo blog “La camera dello Scirocco” finalmente viene fuori per quello che è: un altro post-operaista che approda all’accettazione dell’atlantismo globalista puntando il dito contro il qanonismo salviniano.
Il gigante e i nani
Campioni di stafava
La nazionale italiana di calcio è sulla vetta d’Europa. Ma questo è un bene o una sfiga? Perché da giorni fino all’ossessione di ieri pomeriggio, le tv hanno bombardato il popolo italico di attesa e poi ditrionfo utilizzando gli Europei di calcio e la nazionale di Roberto Mancini come meri strumenti di propaganda. Una demagogia del tricolore (in realtà servo di paesi europei più forti come la Germania) che mi fa dire che l’antico adagio latino panem et circenses sia ancora di una certa attualità.
Basta un poco di zucchero e la pillola va giù!
Riflessioni pandemiche
Riporto sul mio blog questo intervento che ho pubblicato su Carmillaonline in data di ieri.
Trovo le polemiche interne alla sinistra di classe sul lockdown del tutto fuorvianti. Le accuse reciproche di negazionismo da una parte e dall’altra di sudditanza ai dettami imposti dal regime in materia di salute pubblica non colgono la questione essenziale che è un passaggio epocale, direi antropologico e non solo economico di crisi del capitalismo.
Patrimoniale
In questi giorni nel “belpaese” ha tenuto banco tra i politicanti la patrimoniale. Non stiamo parlando certo di una radicale redistribuzione della ricchezza sociale, ma di una sorta di contributo simbolico (attorno al 1-3%) per le rendite sopra i 500 mila euro. Apriti cielo. Così come accade per chi intende criticare i vicoli europei, la mancanza di dati dei vaccini Moderna Pfizer (vedi il fango su Crisanti), anche per la patrimoniale i soliti cerberi dello status quo borghese, da destra e sinistra, si sono scagliati lancia in resta per allontanare anche la sola idea di togliere una sola cucchiaiata dall’oceano di danaro che i ricchi hanno non certo per il sudore della fronte.
Le ragioni del mio NO al taglio dei parlamentari
C’è un detto popolare che dice:”Tagliarsi le palle per far dispetto alla moglie”. E’ esattamente ciò che accade con la legge sul taglio dei parlamentari che dovrà avere l’imprimatur referendario il prossimo 20 settembre. Non c’è quorum in questo caso: tra il Sì e il No vince chi ha preso più voti.
Caos PD
«Qualche giorno fa, alcuni circoli del Pd del milanese ricevono dal quartier generale del Nazareno la richiesta di prenotare gli spazi elettorali comunali per la campagna referendaria, disponibili fino al 17 agosto. “«Per il Sì o per il No?”, domandano. Che ingenui. “Intanto prenotate, vi faremo sapere”.»
(da La Repubblica)
Secondo voi il PD è un partito serio? Mentre Zingaretti apre al sì previa riforma elettorale prima del 20 settembre, Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna fa un deciso outing per il sì. E Santori delle Sardine si pronuncia per il No. Insomma, c’è tanta chiarezza e coerenza dalle parti del centro-sinistra!
Queste prese di posizione contrastanti creano solo confusione e finiscono con l’indebolire una compagine che si è tenuta in piedi con l’inciucio con i 5Stelle e con operazioni di alchimia sociale nate dallo staff di Prodi come le Sardine.
Patridioti
I patridioti religiosi
Puntuali come un tumore solido, ecco che spuntano dalle fogne i patridioti super cristiani del cazzo, per sputare merda su una ragazza tenuta prigioniera da dei terroristi per un anno e mezzo. E via con domande del tipo: ma perché il riscatto per una che ha fraternizzato col nemico?