Leggi tuttoPalestina, laboratorio dell’oppressione anche nelle metropoli imperialiste
repressione
Emergenzialismo e antagonismo
Anna e Marco stiano al loro posto…
Pescecani e piraña
“Al primo tentativo fascista deve seguire rapida, secca, spietata la risposta degli operai e deve questa risposta essere tale che il ricordo ne sia tramandato fino ai pronipoti dei signori capitalisti. Alla guerra come alla guerra, e in guerra i colpi non si danno a patti.”
(Antonio Gramsci, L’Ordine Nuovo, 1921)
L’episodio dell’altro giorno ai cancelli del magazzino della filiale TNT Fedex di Tavazzano a Lodi, nel quale lavoratori in lotta sono stati aggrediti da una squadra di mazzieri usciti dall’azienda di Zampieri è un fatto di una gravità inaudita e che necessita di alcune considerazioni.
La pena di morte punitiva
Chi specula sul personale medico…
Voglio iniziare il 2020 con questa immagine. Il ritratto dell’infamia
Il 2019 ci ha lasciato e se devo scegliere l’immagine più emblematica di questo anno, certamente per me è quella di Cesare Battisti esibito come un trofeo, tra i gongolamenti di Bonafede e Salvini. Il primo, pentastellato, è quello che si esibiva in tuta militare. Del secondo è già stato detto tutto. Non certo dal popolo delle sardine, che probabilmente con Salvini e Bonafede, come tutto il PD, condivide la logica forcaiola e repressiva, riservando la lacrimuccia ai soli migranti che finiscono in fondo al mare. Ma da coccodrilli, visto che gli essere umani nei fondali del Mediterraneo ci finiscono “grazie” a un altro trofeo stavolta del PD e di Minniti: l’accordo con i delinquenti di stato-fazione libici che ha inaugurato i lager in Libia.
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Nicoletta libera subito!
Ieri sera, dopo il decreto sospensivo della libertà, è stata arrestata dai carabinieri Nicoletta Dosio, attivista NoTav, comunista, membro del Coordinamento Nazionale di Potere al Popolo. La pena da scontare è di un anno. Sotto casa sua e davanti alla gazzella dei carabinieri dove Nicoletta è stata fatta salire decine di abitanti di Bussoleno hanno manifestato la loro indignazione per la traduzione in carcere di una signora di 74 anni, che non si è mai piegata di fronte alla repressione continua dello stato e dei partiti borghesi e reazionari sia di destra che di “sinistra” messa in atto contro il Movimento NoTav.