La cosa più odiosa di questa campagna elettorale è l’atteggiamento spocchioso di molti elettori di Bonaccini che dicono in buona sostanza: qui va tutto bene e voglio che continui così!
E’ lo stesso atteggiamento dei borghesi che nell’800 plaudevano alle sciabolate della regia cavalleria sui pezzenti che protestavano, perché le cose per loro andavano bene così. Oggi invece glissano sulle bastonate a una forza-lavoro che negli hub della logistica (quelli che muovono prosciutti locali come merci multinazionali di Amazon, ecc.) rivendica condizioni di lavoro umane e salari decenti, che non vede i servizi dequalificati da privatizzazioni e appalti al ribasso, a cui stanno bene le opere che peggiorano l’ambiente e il territorio a livello idrogeologico, che plaudono al “miglioramento” classista al nord nei confronti del sud e dei ceti borghesi su quelli proletari nel nord stesso che ci porterà l’autonomia differenziata, che tra l’altro piace così tanto a Bonaccini come alla Borgonzoni.
Forse questa gentaglia sinistrata con le fette di prosciutto negli occhi pensa che la lacrimuccia per i migranti in fondo al mare li faccia tanto umanitari liberal. In realtà sono solo la variante coccodrillo di quelli che plaudono alla morte dei migranti stessi, perché l’atteggiamento classista e cinico verso quelli a cui non può andar bene così né in Emilia, né in Calabria, ne ha la stessa indegna cifra.
Gramsci e Di Vittorio li prenderebbero a calci in culo.
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