Se non avessimo notizie per altre vie di quanto sta accadendo in Ecuador, dai tg non sapremmo nulla, tutto tranquillo… al massimo una normale protesta di piazza con normali cariche della polizia. Invece dalle testimonianze che arrivano da quel paese attraverso i social è in atto un massacro con decine di morti. Ma l’Ecuador non è il Venezuela bolivariano e tutti tacciono. Alla guida c’è un uomo fedele del FMI e degli USA, Lenin Moreno, che di Lenin non ha nulla e di Moreno c’ha la vocazione al nero fascismo. Quello che salito al governo col partito dell’ex presidente Correa ha fatto il salto della quaglia tradendo il mandato popolare ed è passato dalla parte degli imperialisti occidentali.
Quello che ha distrutto giorno per giorno la resistenza di Julian Assange nell’ambasciata a Londra, finendo per consegnarlo come un Giuda alle autorità britanniche. Quello che oggi vuole imporre al suo paese le peggiori misure neoliberiste, a favore della finanza e delle multinazionali. Un uomo di merda alla stregua di un Macrì e di un Bolsonaro, che non esita a commettere i peggiori crimini contro il suo popolo per compiacere i pescecani di Wall Street. Che lancia la polizia contro i manifestanti dal suo centro operativo, dal suo covo sicuro sulla costa, mentre la capitale Quito brucia e si riempe di morti e feriti.
Moreno conta sul silenzio complice dei nostri media, che non possono non sapere e non dicono.
Ma per topi di fogna come lui e per quelli che li dirigono dai palazzi di vetro dell’Occidente non ci sarà la corte dell’Aja. Prima o poi incontreranno del piombo o del tritolo antimperialista.
Per avere informazioni aggiornate dall’Ecuador ecco una pagina fb con i popoli dell’Ecuador contro la repressione e l’FMI. Uno spazio di controinformazione e di solidarietà con i popoli indigeni e i movimenti sociali in resistenza contro le misure economiche annunciate dal governo Moreno e contro l’estrattivismo. Usatela per far conoscere il più possibile cosa sta accadendo, e rompere il silenzio mediatico imposto sui media nazionali in Ecuador:
Ecco la testimonianza di Danitorium Skall, artista: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10157295061809718&id=710194717