I fascisti antioperai, quelli attuali e funzionali al capitale

I fascisti antioperai, quelli attuali e funzionali al capitale

I fascisti, quelli veri, quelli di regime, il PD ce li ha in casa: basta vedere cos’ha fatto Biffoni il sindaco piddino a Prato contro gli operai della Texprint e contro i manifestanti.
A Prato si cerca di “risolvere” l’allarme sociale dei licenziamenti e lo sfruttamento schiavistico delle industrie del comprensorio con le sanzioni e le bastonate poliziesche contro i lavoratori. Persino “filtrare” impedire fino a notte fonda il passaggio a dei cittadini perché sodali con la lotta degli operai della Texprint.

Il PD è l’alfiere e l’ascaro delle peggiori politiche padronali. Afiere per le leggi e i decreti che sta sostenendo e dan ben prima del governo ultraliberista di Draghi. E ascaro perché il suo manageriato e funzionariato opera sul campo insieme a polizia e magistratura per attaccare qualsiasi lotta operaia metta in discussione la sua “pace sociale”. Basti solo vedere l’assalto concentrico alle lotte nella logistica in Emilia, tra consorterie sindacali, cooperative, associazioni padronali, polizia, procure, in un unico piano d’azione nel nome di una legalità che ha sempre più il sapore del bastone fascista quando non basta più la carota di una narrazione di “regioni rosse” che non esistono più, per imporre contratti da vero schiavismo, condizioni di lavoro e salariali che nulla hanno da “invidiare” a quelle del peggiore caporalato dei pomodori.