IL GURU DELLA COMUNICAZIONE…

IL GURU DELLA COMUNICAZIONE…

… che dopo aver comunicato indifferenza per un fatto come il crollo del ponte Morandi, si corregge e si dice “umanamente distrutto” (leggi qui). Ovviamente dopo che i parenti delle vittime sono insorti per la frase cinica del grande fotografo di condom colorati.
Un errore del genere non lo farebbe neppure uno studente di un professionale di grafica pubblicitaria al primo anno. A volte però l’arroganza gioca brutti scherzi.

 
Se fossi uno studente di Fabrica, qualche problema me lo porrei sulle capacità di chi gestisce questo bel “centro di produzione culturale”.
 
Perché da comunicatore devo dire che l’errore è duplice: sul contenuto del messaggio, ma anche sui target di riferimento.
Che il contenuto sia aberrante va da sé. Ma oltretutto non capire come nel target generale della popolazione questo evento abbia segnato insieme alla coscienza civile l’immaginario collettivo è da cialtroni della comunicazione. Ponte Morandi non è un ponte, ma IL PONTE. Il ponte che crolla e le certezze di una modernizzazione sicura con esso. Dopo il ponte Morandi, la visione di un Italia con i suoi servizi evoluti, dinamici, proiettati nel futuro non esiste più. Siamo tornati a “lo cavalcone” ben raffigurato da Monicelli ne L’Armata Brancaleone.
 
Ma queste considerazioni anche banali, Toscani manco le fuma. Complimenti.