Il reddito di cittadinanza e i padroncini di m…

Il reddito di cittadinanza e i padroncini di m…

In questi tempi post-pandemici (ma sono veramente post?), dopo aver preso ristori risibili e insufficienti, numerosi padroncini del turismo, della ristorazione e del piccolo commercio si scagliano contro il reddito di cittadinanza che, a dir loro, non incentiverebbe le persone che lo percepiscono ad andare a lavorare per loro. Si parla di camerieri, lavoranti delle pulizie, cuochi, operatori sociosanitari, personale alberghiero, e così via.

Quello che però omettono di dire è quale sia la loro proposta. E soprattutto perché non passano dai centri per l’impiego, che hanno migliaia di domande e messe a disposizione. Verrebbe fuori che non possono passare per i CPI per il semplice fatto che le loro proposte sono vergognose per contratto, salario, condizioni di lavoro, se non addirittura in nero totale o parziale.

Si scoprono così gli altarini di un ceto che per recuperare profitti, si scagliano contro le fasce più deboli, cercando di togliere loro anche quel poco che del resto non è neppure adeguato per una vita dignitosa. Oltretuttocosa centra l reddito di cittadinanza, visto che sono pochi coloro che ne usufruiscono in relazione alla massa precaria e disoccupata che ormai nel paese costituisce un enorme bacino di manodopera eccedente.

Qui sotto spiego queste cose. Buona visione.

 

A chiosa di questo intervento aggiungo solo che una politica antiliberista, che contrasta la libertà dei mercati di fare del mercato del lavoro una bolgia del tutti contro tutti, si basa su due elementi fondamentali: il reddito sociale che fa uscire dal ricatto del precariato e del padronato un’intera classe sociale che vive di lavoro salariato e subordinato, e il salario minimo, che fissa dei criteri sotto i quali lo sfruttamento capitalistico non può andare, così come non può avvenire una corsa al ribasso nella competizione tra padroni e in quella tra lavoratori.

Si supererebbe così anche l’exportismo delle nostre industrie, potenziando un mercato interno con molti più consumatori di beni e servizi.

Reddito e salario sono due aspetti di civiltà che danno un indirizzo anche etico a una società sempre più imbarbarita dalle logiche del profitto dominanti su tutto.