Il teleguidato

Ormai lo si vede ovunque in tv. È Mattia Santori, il leader maximo delle Sardine, che oggi dopo le bandiere di partito ha un nuovo nemico: Potere al Popolo. E non è un caso che in perfetta malafede confonda la bandiera rossa del Comitato Firenze Sud con una presunta bandiera di PaP nel narrare le vicende della manifestazione di Firenze. Deve tirare la volata a Bomaccini alle regionali dell’Emilia-Romagna ed esattamente come ha fatto il sindaco di Carpi del PD (molto “democraticamente”) che ha costretto PaP a raccogliere le firme necessarie a partecipare alle elezioni nel solo comune della città, ha ricevuto un’imbeccata precisa che lo teleguida in TV: attaccare Potere al Popolo. La cosa è piuttosto evidente.Guardatevi questo video di TG2 Post: persino quel trombone di Rizzo ne esce quasi gloriosamente, dicendo cose piuttosto scontate al bimbominkia dei pescetti:

 

Questo che segue invece è il video della cacciata vergognosa nella manifestazione delle Sardine a Firenze della bandiera rossa del Comitato Firenze Sud che Santori millanta a e spaccia per bandiera di Potere al Popolo:

È  piuttosto evidente che Mattia Santori a Post dice il falso in modo piuttosto spudorato, senza neppure quella cautela che chiunque sia in buona fede adotterebbe prima di puntare il dito contro qualcuno. Santori dice addirittura che c’era!

Potere al Popolo in quella manifestazione c’era, ma a chiarire come si è sostanziata la sua presenza (che non era presenza di forza politica e che nulla aveva a che vedere con alcuna bandiera: né quella, né altre… non che avere una bandiera rossa sia sconveniente, ma di questo ne ho già scritto qui) è questa foto pubblicata su “Firenze Today”, accompagnata dalla spiegazione piuttosto esaustiva di una compagna, che riporto qui sotto:

“Questa foto è stata scattata alcuni giorni fa a Firenze, alla manifestazione delle sardine. I giovani in primo piano nella foto sono quelli di #poterealpopolo accusati di essersi “infiltrati”. Come si vede i cartelli in cartone, fatti in casa, non riportano messaggi di odio e nemmeno la sigla di PaP, quindi quella presenza non comportava nessun desiderio di strumentalizzare alcunché.
Poco lontano da lì qualcuno di un Centro Sociale aveva alzato la sua bandiera – rossa – e subito gliela avevano fatta abbassare.
A parte che Potere al Popolo non c’entrava nulla e nella piazze PaP non si infiltra perché di norma partecipa attivamente, ma a una manifestazione contro l’odio in politica fa davvero tanto schifo la bandiera – seppure rossa – di un CS? Costoro si affrettano a far togliere una bandiera solo perché è di quel colore e poi il giorno dopo aprono le porte a chiunque: è logico? Sono contenta di averci visto subito bene, di avere sentito subito l’odore di un qualunquismo utile solo a spingere al voto (inutile) per il PD e di non aver aderito a questo movimento. Essere contro l’odio va bene solo se di pari passo si fa una vera lotta per la giustizia sociale. Portando avanti una idea di giustizia sociale si combattono gran parte dei motivi dell’odio. Parlare di odio e basta – dimenticando che tanti vivono nella rabbia perché costretti solo a subire – non è utile: è contraddittorio.”

Potere al Popolo era sì presente, ma non come forza politica e senza bandiere, ma con cartelli che evidenziavano i temi più che sacrosanti che una sinistra degna di questo nome non potrebbe, ma DOVREBBE agitare in ogni circostanza:

+ lavoro, + case, + cultura, – precari e lavorare meno, lavorare tutti.

Ma oltre a questa bassezza menzognera, degna non certo di un punto di riferimento di un movimento ma di un laido giannizzero di partito che deve fare il mestiere e il compitino che gli hanno dato, il Santori prende posizione eccome nel corso della stessa trasmissione Post, prendendo le distanze dagli “antagonisti”. Lo fa in riferimento alla giornata contro Salvini a Bologna, quella che ha dato il via alle sardine il 14 novembre scorso.

In quel pomeriggio tre sono state le iniziative contro Salvini e non erano certo in contraddizione tra loro: una biciclettata libertaria, il raduno delle sardine in Piazza Maggiore e la mobilitazione adiacente al palazzo dello sport di Piazza Azzarita dove si teneva la kermesse leghista. Santori si riferisce proprio a quest’ultima definendola “antagonista”, ponendo una differenza che in realtà non è esistita in una situazione in cui un’intera città ha avuto molteplici rappresentazioni antifasciste di massa. Una ricchezza e una pluralità politica criticata da un mero funzionario settario tipico del peggior dogmatismo politico e parrocchiale. Questo è ciò che è Mattia Santori. Un personaggio che per ragioni di scuderia calpesta lo spirito di quella giornata e attacca su mandato di un partito che tanto danno ha fatto e continua a fare al paese e alle classi popolari, una forza politica come Potere al Popolo che in queste settimane ha visto tante e tanto compagni spendersi generosamente in tutta la nostra regone per costruire un’alternativa politica al duopolio neoliberista del PD e delle destre. Un insulto, questo sì, a queste e questi compagni e a tutti coloro che non vogliono rientrare in alcuna logica strumentalizzante di partito.

Oggi più di ieri è ben chiaro lo scopo politico (tutt’altro che non partitico) e la malafede di chi sta portando avanti da vero capetto il fenomeno delle sardine, sulla pelle di tante persone in buona fede che ci credono e che hanno abboccato a questa grande operazione di marketing sociale.

Questo è il comunicato delle attiviste e degli attivisti di Potere al Popolo in merito alle dichiarazioni di Santori a Post: una richiesta di replica che è più che doverosa:

Oggi abbiamo mandato una richiesta (anche formale!) al Direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano e al Capo della Redazione Politica Massimo D’amore per ottenere il nostro diritto di replica alle dichiarazioni di ieri sera del Sardino Mattia Santori.
Voi che dite, Mattia accetterà? Ci daranno il diritto di replicare in tv?

“Al direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano,
Al Capo della Redazione Politica del Tg2, Massimo D’amore,
Alla Redazione del Tg2,

In seguito alle dichiarazioni assolutamente false rilasciate da Mattia Santori nella puntata di ieri del vostro “TG2 Post”, vorremo chiedere il diritto di replica e la possibilità di un confronto aperto con il portavoce delle Sardine riguardo alle accuse da lui mosse nei nostri confronti.
Vorremmo chiedere infatti a Santori perchè sulle reti nazionali in prima serata, quando avrebbe avuto l’opportunità di parlare a milioni di persone per attaccare Salvini, per mettere al centro le questioni sociali che interessano tutti, per raccontare che abbiamo bisogno di un’Italia radicalmente diversa, abbia invece utilizzato quel tempo prezioso per inventare storie su Potere al Popolo!, diffamando il lavoro che con sacrificio e tanta volontà migliaia di attivisti portano avanti ogni giorno, fuori dai riflettori degli studi televisivi.
Vorremmo chiedere a Santori perchè sia così ossessionato da noi, quando è evidente da tutti video e le foto che nessuno dei nostri attivisti abbia agito nella piazza di Firenze per “cercare visibilità”, come in nessun’altra piazza delle Sardine d’altronde.
Vorremmo chiedere a Santori perchè “il brand delle Sardine” (così da lui definito) è aperto ad accettare tutti, perfino la Pascale o (per alcuni esponenti) Casapound, ma poi è chiuso invece nei confronti di chi da due anni costruisce presidi di solidarietà, mutualismo, antifascismo, antirazzismo e umanità da Nord a Sud del nostro Paese.
Noi qualche risposta abbiamo provata a darla in questo breve comunicato (http://tiny.cc/d6jjhz), ma ci piacerebbe confrontarci di persona e apertamente con chi si dice ogni giorno democratico e aperto al dialogo.

Sicuri di una vostra risposta,
vi auguriamo una buona serata.

Distinti saluti,
Le attiviste e gli attivisti di Potere al Popolo!”