Bologna. Una lista convoca una conferenza stampa in un luogo simbolico per la politica di speculazione edilizia perseguita dalla giunta Merola in tutti questi anni: lo stabile abbandonato delle ex-Poste di via Agucchi. Dopo poco arrivano te volanti e un’auto della Digos: uno spiegamento di forze sproporzionato neanche ci fossero scontri, azioni o chissà cos’altro. La lista è la nostra: Potere al Popolo! La polizia che attacca una lista e dei candidati regolarmente registrati per le elezioni comunali bolognesi è chiaramente al soldo dei poteri forti della città.
Non è “la polizia dei cittadini”: sono gli sceriffi che tutelano la banda più forte, quella che in Tex Willer o in C’era una volta il West, o in Mathewan sarebbe stata dei proprietari della ferrovia o degli allevatori più potenti. E questi sbirri sono addirittura arrivati a interferire nella campagna elettorale. Con buona pace di tutti i discorsini alla Andrea De Maria e Lepore sulla città inclusiva, di sinistra, democratica. Dicamola tutta: al di là degli imbellettamenti sono dei fascisti. O meglio: sono rimasti stalinisti senza essere più comunisti, anzi, i peggiori ultraliberisti.
Perché nessuno deve disturbare il manovratore. Come sempre nelle loro campagne elettorali devono dare un’immagine inclusiva e solidale della città, per garantire l’opposto: i famelici desiderata di cordate, consorterie che la città la mettono a profitto, nell’edilizia, nelle opere pubbliche, negli appalti come le cooperative che di cooperativo non hanno più nulla, ma spregiudicati manager che vanno unti, favoriti, nel sistema che riduce i salari degli operatori ai servizi alla persona, nelle esternalizzazioni.
Ecco cosa c’è dietro alle operazioni sbirresche come quella di oggi. Il PD sa benissimo che vincerà con il suo cumulo di falsità e facendo leva sui suoi serbatoi di voti, portati dai vari suoi terminali settoriali nel gioco delle clientele. Persino dagli utili idioti di Coalizione Civica. Ma il teatrino non deve essere interrotto, la narrazione drogata non si deve mettere in discussione, la gente non deve pensare, deve votare. Ricordo che la giunta Merola si è distinta, con assessore Lepore, in sgomberi violenti sia di spazi occupati, sia di occupazioni abitative, E senza mai risolvere gli uni e gli altri.
Adesso le cose vanno così. Ma a essere troppi fascisti e troppo voraci alla fine ci si spacca le corna. E il vento non soffia mai solo da una sola parte.