“Natale sicuro, pronti a vaccinare casa per casa”

“Natale sicuro, pronti a vaccinare casa per casa”

Non è la dichiarazione di un pazzoide, ma del responsabile delle vaccinazioni che ricordo essere un generale, un militare.
Penso proprio che si sia superato ogni limite e che chi non vede in questa situazione distopica l’alba di un totalitarismo, di un fascismo tecnologico e biopolitico del quale non ci sbarazzeremo più, non è da considerarsi un o una compagna, un o una comunista.

Il paese è vessato da un governo che ha oltrepassato ogni regola democratica, fa quello che gli pare imponendoci un’emergenza che ormai è la normalità.
A questo punto è piuttosto chiaro che la finalità non è più la vaccinazione, ma l’imposizione di un controllo sociale e sulla persona che travalica la nozione più elementare del diritto borghese.
Per riacquistare i diritti più elementari contro il fascismo fu necessaria una Resistenza che costò molto sangue. E purtroppo la storia insegna che la lotta di liberazione dall’oppressione costa tanto sangue. Sarà così anche per questo passaggio storico.
Posso capire che una persona che non ha un’identità politica non comprenda, anche se sono tanti i cittadini che anche privi di una coscienza di classe e di una preparazione politica marxista scendono in piazza tutte le settimane. Non lo comprendo da coloro che vantano un’appartenenza politica marxista e leninista, comunista rivoluzionaria. Costoro sono più arretrati e miopi di tanta gente che non ha avuto il minimo approccio politico con la lotta di classe e antifascista.
Per questa ragione parlo di suicidio politico di una bella fetta di sinistra antagonista, a partire dai vari gruppetti dirigenti.
Concludo con questo link a un documento dei Lavoratori della manutenzione stradale della Campania – Banchi nuovi, iscritti al SiCobas. Centra tutti punti fondamentali.
Mentre invece, sostenere che la gestione della pandemia non è finalizzata alla salute della popolazione ma a mantenere i profitti è un’affermazione che dice la metà di ciò che è lo scopo del nemico di classe. E non è neppure conseguente a ciò che poi si fa.
Dice la metà perché glissa completamente sul controllo sociale e sull’autoritarismo biopolitico in atto.
Non è neppure conseguente perché da una simile blanda affermazione dovrebbe quanto meno discendere una critica politica e sociale alla gestione stessa, che in realtà si ferme su questioni economiche come la mancanza di investimenti sulla sanità pubblica e di presidi territoriali, la mancanza di potenziamento dei trasporti, di messa in sicurezza della scuola, di un’adeguato sistema di protezione sociale nella crisi dilagante. E tutto quello che i nostri “antagonisti” sostengono sulla sanità durante il covid è togliere i brevetti ai vaccini per darli al resto della popolazione mondiale.
A parte il fatto che in simili condizioni andrebbero tolti anche tanti altri brevetti ancora e lottare per una sanità pubblica totalmente svincolata dagli intersi dei pescecani di big pharma. Ma poi parlare di sanità di territorio senza vederne le applicazioni pratiche e senza criticare la gestione criminale del governo verso i malati di covid a casa è solo un esercizio di pelosa demagogia.
Sin dall’inizio Speranza & c. hanno lavorato per l’avvento dei vaccini. Per questo hanno istituito il protocollo “tachipirina e vigile attesa” che ha riempito gli ospedali e provocato polmoniti bilaterali a tutta gallara e decessi. Per questo hanno ostacolato se non vietato ogni altra terapia possibile, che le reti di medici come Ippocrate hanno dimostrato che nella specificità del paziente e a un dato stadio della malattia funzionavano eccome. In questo modo poevano auorizzare (non approvare) in via emergenziale questi sieri “salvifici”. Per questo hanno impedito le autopsie. Per questo Speranza e ben due governi si sono resi responsabili di 130 mila morti… non i “no vax”! E di questo se mai si riuscirà a fare un governo realmente popolare e democratico dovranno risponderne.
Ma del concreto intervento di sanità territoriale, di critica e proposta, nei nostri soloni del socialismo non v’è traccia. Fanno sproloqui su Cuba, giustificando questa posizione politica e scientifica aberrante con la scusa che i cubani vaccinano tutti, anche i bambini, come se:
A. i vaccini delle multinazionali a mrna siano uguali a quelli a materia virale inerte degli scienziati cubani;
B. ma soprattutto come se gli scopi ben differenti nell’uno e nell’altro caso non contassero nulla.
Quando mi riferisco a una visione neutrale della scienza, mi riferisco proprio a questo atteggiamento che è profondamente reazionario. La scienza si basa sul dubbio ed è sempre scienza di parte, finalizzata a dati scopi. Anche Mengele era uno scienziato, ma il suo scopo non era il benessere dell’umanità, ma quello degli ariani. E per questo assassinava in esperimenti cavie umane.
Il capitalismo fa la stessa cosa ora, anche se a gradi e modalità diverse. E chi parla di gestione lucrosa della pandemia a discapito della salute, con questa impostazione interclassista della scienza smentisce se stesso. Altro che magia dei terrapiattisti! Altro che sostegno ai fascisti! Questo è tutto fumo per nascondere questa impostazione ignobile e schifosa.