E’ ovvio che sono contro la guerra, è ovvio che so bene che Putin rappresenta un capitalismo oligarchico e che le guerre sono sempre combattute da proletari che si macellano gli uni con gli altri per gli interessi delle classi dominanti.
Ma il “no all’attacco russo” vorrei che tutti questi soloni lo andassero a dire ai compagni della Brigata Prizrak, ai combattenti di Donetsk e Lugansk che in queste ore con l’appoggio dell’esercito russo stanno liberando il paese dalla canaglia nazista dei vari battaglioni come l’Azov. Lo vadano a dire alla popolazione del Donbass che da 8 anni subisce bombardamenti e incursioni.Ma poi facciano un salto nel tempo e lo vadano a dire anche ai nostri partigiani, che lo sbarco in Sicilia, ad Anzio e l’invasione della nostra penisola gli imperialisti inglesi e americani non dovevano farla. Facciano un po’ di accademia, di dissertazioni da tavolino come sono abituati a fare, mentre negli altri luoghi reietti del mondo ci si scanna e le questioni sono molto contingenti. Facile parlare da qua: ti metti una bandiera e vai in piazza e la tua guerra è tutta lì. Soloni oltretutto che non hanno imparato nulla dalla storia, dalla nostra storia: se non c’erano gli alleati col cazzo che liberavamo il paese dal nazifascismo. Però dire no all’attacco russo fa molto figo, no? Sei contro tutte le guerre! Un po’ come per la pandemia: si aspetta la lotta proletaria giusta come si aspetta il movimento di massa giusto e non si sta certo con quei no green pass che si frammischiano a forze dubbie, tricolori, rosari e cristi… li si demonizza. Nell’uno e nell’altro caso si sta con il proprio imperialismo, ma in modo utile allo stesso, che ha bisogno anche di una sinistra che faccia un po’ di casino e raccolga consensi anche laddove la narrazione borghese classica non riuscirebbe.
Il vero problema del campo di classe sono i sinistrati, anche quelli che si credono un sacco antagonisti.
FUORI L’ITALIA DALLA NATO!
GUERRA ALLA GUERRA IMPERIALISTA!