I compiti della sinistra rivoluzionaria che ha compreso le politiche imperialiste autoritarie

Ora che l’ondata di lotte anti-autoritarie contro le restrizioni pandemiche è in pieno riflusso, occorre lavorare all’organizzazione delle varie componenti politiche che sono rimaste come corpus militante.

I compagni  della sinistra rivoluzionaria di classe che hanno compreso il carattere antagonista di queste lotte e sono andati al di là delle vulgate che hanno frenato e deviato la gran parte della sinistra di classe fino alla complicità con l’attacco delle oligarchie imperialiste alle classi popolari e lavoratrici, e hanno sviluppato un percorso politico interno al movimento, devono portare in dote a queste componenti il meglio dell’esperienza della sinistra rivoluzionaria e dei comunisti.

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Convoy… o senza di voy!

L’ultimo episodio di un vasto movimento di massa mondiale contro le restrizioni pandemiche: la rivolta dei camionisti canadesi, mi ha indotto a proseguire le mie riflessioni a ruota libera, auspicando che possano essere utili nel confronto politico a sinistra. Oggi, anche in una situazione in cui il movimento italiano sta subendo una flessione dovuta in parte all’attacco fortemente aggressivo da parte del regime draghista (obbligo vaccinale per gli over 50, misure draconiane mediante il green pass e super green pass), preso allo stremo, vediamo entrare sulla scena conflittuale, segmenti politici e sindacali della sinistra di classe, vediamo una politicizzazione in senso marxista degli Studenti contro il green pass. Anche se in ritardo l’antagonismo anticapitalista fa la sua apparizione. Si tratta di recidere i cordone ombelicale di una sinistra gruppettara e autoreferenziale: per “convoy … o senza di voy” è più che altro un’affermazione pleonastica. Infime chiedo venia per il carattere di questo intervento che ha più la forma di un insieme di note sparse. Buona lettura.

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Nasce il Comitato di Liberazione Nazionale

Ugo Mattei, giurista e cattedratico dell’Università di Torino dà vita al CLN contro “il neoliberismo” draghista. Queste sono le sue parole. Nell’intervista a Byoblu e poi nel discorso alla manifestazione di ieri (vedi qui sotto) a Torino, il professore ha dato un taglio sì costituzionale al movimento di Resistenza popolare al green pass e alla gestione autoritaria della pandemia, ma mettendo al centro i valori dell’antifascismo, citando i GAP, lo sciopero generale del 1943, Dante Di Nanni e Giovanni Pesce, il diritto alla Resistenza da parte del popolo.

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Tu non sei un cavallo!

“Tu puoi essere marxista, anarchico, situazionista… Mao… Lin Piao… tu puoi leggere il Libretto Rosso, ma tu puoi fare tutto quello che vuoi! Tu non sei un cavallo! Tu sei un cittadino democratico! E io ti devo rispettare. Ma i botti terroristici, le intimidazioni, le bombe, che minchia c’entrano con la democrazia?!”

(Da “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri, con un superlativo Gian Maria Volontè)

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Zitti e… Mosca!

Il Presidium del Comitato Centrale del Partito Comunista Russo, ha stilato un comunicato in cui si condannano le restrizioni pandemiche ai danni dei cittadini russi, il lasciapassare (come il nostro green pass…) e l’obbligo vaccinale da covid, definendo questo stato oppressivo come “dittatura sanitaria” (citato testualmente).

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Un manifesto politico

Se confrontate questo manifesto, dei “Lavoratori contro green pass e obbligo vaccinale” e quello che ho postato ieri di Potere al Popolo, e siete anche solo un po’ avvezzi al marxismo rivoluzionario, scoprite la differenza abissale. In questo c’è una giusta relazione tra vertenze e indicazioni politiche. Questo parte dalle contraddizioni sociali e politiche che attraversano il paese, nonché dal punto focale in cui si articola l’attacco reazionario e autoritario del capitale e dei suoi apparati, FA LOTTA POLITICA. L’altro, quello di PaP fa solo economicismo. Per un sindacato andrebbe anche bene. Per una forza politica no. PaP si accoda ai desiderata di un gruppo dirigente che non mette elementi politici nei proclami e nelle parole d’ordine per non toccare i veri punti politici che agitano lo scontro di classe oggi in Italia e non solo in Italia.

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La sindrome di Custer nella sinistra di classe

Qual è l’arma di distrazione di massa?

Nel 1976 a Little Big Horn il 7° Cavalleria al comando del generale Custer venne letteralmente annientato da guerriglieri delle tribù Cheyenne, Arrapaho e Lakota. Come avvenne la sconfitta del generale colonialista e razzista? I pellerosse con un piccolo drappello attirarono il contingente statunitense in una vallata e così poterono circondarlo e attaccarlo. A Salamina, la flotta ateniese attirò quella preponderante persiana nello stretto dell’omonima isola e la distrusse. Una tattica militare trita e ritrita sin dai tempi in cui le tribù umane usavano la clave e le selci. Eppure generali e condottieri tronfi e arroganti ci cascano molto spesso.

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Scienza e lotta di classe, alcune riflessioni

Sullo scientismo “neutrale” di Contropiano

Questi appunti nascono dall’esigenza di comprendere le ragioni teoriche e politiche per le quali, una gran parte della sinistra di segno comunista in Italia ha preso posizioni critiche verso la vasta Resistenza popolare che è nata non solo nel nostro paese, ma in tutta Europa e in parti del mondo contro la gestione neoliberista della pandemia da covid-19 e tutto il rosario di restrizioni liberticide che stanno stravolgendo le società dell’Occidente capitalistico. È proprio in questo passaggio epocale che l’impianto marxiano ricorrente nelle varie organizzazioni si rivela per quello che è: ortodossia che non non rifondato un fico secco, dunque un binario morto di lodevoli quanto pie intenzioni.

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Il gigante e i nani

“Chi glielo ha fatto fare?” è quello che vi chiedete voi giornalisti, come in questo articolo di Stefano Baldolini su Huffington post. E la risposta è proprio quella che non vorreste sentire perché Barbero ha ciò che voi non avete: l’indipendenza di giudizio. Barbero dice quel che pensa, voi pensate quello che dice la voce del vostro padrone. Ragionate per etichette: è contro il green pass? Allora è un no vax! Critica l’uso strumentale delle foibe? Allora è un pericoloso estremista comunista.

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Scusate se sono monotematico…

… ma quello che più mi fa arrabbiare è vedere che il vero scopo delle misure del governo in materia di covid19 non è quello di contenere i contagi, ma di accontentare chi ha più potere nella società facendo finta di prendere misure draconiane. Così accade che mentre i mezzi di trasporto si riempono alle sei del mattino di gente che va al lavoro, con zero controlli nei luoghi di lavoro, mentre le città si affollano di acquirenti natalizi, tra resse davanti ai negozi e “vasche” in centro città, la polizia ferma i podisti solitari al parco, multa a tutta gallara i comportamenti individuali, mentre i media colpevolizzano i cittadini, intere categorie come i giovani, quando la responsabilità è quella di un governo che ha fatto poco o nulla per potenziare la medicina di territorio, aumentare posti letto negli ospedali, assumere personale, mettere in opera misure per rendere normale l’iter per tutte le altre patologie, potenziare i trasporti pubblici.

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