Palestina, laboratorio dell’oppressione anche nelle metropoli imperialiste

Un ottimo spunto ci viene dall’opera recensita da Sandro Moiso su Carmilla:
Simone Browne, Materie oscure / Dark Matters. Sulla sorveglianza della nerezza, Meltemi editore, Milano 2023, pp. 265, 20 euro.

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Arrestano per la pubblicazione di un giornale…

Nove anarchici arrestati. Il reato? Pubblicazione di un giornale: qui l’informazione.
Non è un bel segnale. Ma questo è esattanente il risultato di un emergenzialismo che dura da anni e che ogni volta ha tolto qualcosa di più: diritti, spazi, agibilità poltica da parte di chi critica questo stato di cose. Un’emergenza che è passata anche per le restrizioni covid, il green pass, i coprifuochi, i ricatti con i quali hanno imposto la siringata di massa. E che oggi vede in prima fila anche la “sinistra”, come le esternazioni di Bonelli per perseguire chi dissente dalla narrazione mainstream sul clima.

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9 PUNTI SEMPLICI SEMPLICI PER DISTINGUERE I FASCISTI DAGLI ANTIFASCISTI

Adesso spiego perché secondo me la manifestazione di eri a Firenze è falsa-antifascista.
1. Dov’erano il PD e la Schlein, la CGIL, i grillini (che parlavano di”né di destra né di sinistra”) quando in tutti questi anni gli antifascisti veri prendevano le legnate della polizia, leggi lo Stato, che bonificava così gli spazi dati ai fasci di Casapound e Forza Nuova?
Questo per antipasto. Andiamo avanti.
2. Dov’era tutta questa amena gente pseudo-partigiana, i suoi governi quando il paese per mezzo di una pandemia di cui non si sa bene ancora se creata ad hoc o come parmigiano sul risotto, veniva sottoposto a restrizioni fasciste che hanno distrutto gran parte del tessuto economico, guarda caso le piccole attività, avvantaggiando la concentrazione di capitali con finanza e multinazionali? Il tutto per imporre dei sieri anche questi molto dubbi, ma che hanno fatto ingrassare big pharma e alimentato la corruzione (evito nomi e cognomi e così evito denunce…). Ve lo dico io: era con gli speculatori e agente di questo fascismo biopolitico.

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Il babau…

Intervengo ancora sulla questione del fascismo perché penso che il dibattito a sinistra sia viziato dalla tara politica che si è evidenziata con la miopia su cosa sia oggi l’autoitarismo neoliberale, ossia l’insieme di dispositivi di comando e controllo sociale che i centri di potere atlantisti mettono in campo in questa fase di conflitto politico, economico e militare sui diversi modelli economico-sociali e di gestione della società che segono lafalda principale delle contraddizioni intercapitalistiche a livello planetario: quelle che vedono l’unipolarismo atantista da una parte e i paesi emergenti verso un’economia-mondo multipolare.

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Nasce il Comitato di Liberazione Nazionale

Ugo Mattei, giurista e cattedratico dell’Università di Torino dà vita al CLN contro “il neoliberismo” draghista. Queste sono le sue parole. Nell’intervista a Byoblu e poi nel discorso alla manifestazione di ieri (vedi qui sotto) a Torino, il professore ha dato un taglio sì costituzionale al movimento di Resistenza popolare al green pass e alla gestione autoritaria della pandemia, ma mettendo al centro i valori dell’antifascismo, citando i GAP, lo sciopero generale del 1943, Dante Di Nanni e Giovanni Pesce, il diritto alla Resistenza da parte del popolo.

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Sulle misure del governo prese ieri pomeriggio

Con quest’ultimo dispositivo, il governo Draghi prosegue il suo attacco a quelle che erano normali libertà civili in tempi di democrazia borghese. In pratica un colpo di stato a tappe che ci sta portando a un fascismo bio-politico, a un totalitarismo dominato dalle regole neoliberiste e della tecnocrazia.

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In Monti veritas

Mario Monti nelle sue esternazioni a La7, nel programma di De Gregorio e Parenzo, non fa altro che esprimere il parere dell’oligarchia che comanda questo paese e tutto il polo europeo atlantista. L’ex presidente del consiglio parla un linguaggio di guerra, che solo in apparenza è rivolto al virus. In realtà il clima bellico gli serve per legittimare due concetti fondamentali: un’informazione antidemocratica e a reti unificate, praticamente un nuovo Minculpop e l’idea che neanche tanto sotto traccia anima i circoli del potere finanziario e politico: gli italiani non sono educati e non hanno cognizione di cosa sia la politi a e di come farla. Ergo, occorre che ci pensi una sorta di aristocrazia oligarchica, gli esperti, gli uomini di potere che con la loro saggia illuminazione guidino le popolazioni ignoranti e decidano cosa è bene o no per loro.

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La camera dello sci(r)occo

Con Lanfranco Caminiti ho avuto da dire su Facebook un mesetto fa per via delle posizioni diverse sulla questione del green pass. E oggi con questo articolo “Parliamo di Draghi” sul suo blog “La camera dello Scirocco” finalmente viene fuori per quello che è: un altro post-operaista che approda all’accettazione dell’atlantismo globalista puntando il dito contro il qanonismo salviniano.

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Media servi

Le immagini sono quelle di un medico, a terra, colpito più volte da due agenti con il taser. Morirà in ospedale. Sono immagini che non passeranno mai per i nostri TG e i nostri giornali: è quello che accade in modo ricorrente in Colombia, un paese fedele agli USA, base di partenza delle numerose operazioni sporche contro il Venezuela bolivariano, i cui squadroni della morte dopo la pace siglata con i guerriglieri delle FARC, continuano ad assassinare quotidianamente ex guerriglieri tornati alla politica legale, attivisti di sinistra, sindacalisti. In Colombia è stato anche assassinato un nostro connazionale: Mario Paciolla che lavorava con l’ONU e il cui report come osservatore degli accordi di pace con la guerriglia gli è costata la vita.

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Il dogma occidentale della democrazia

“Gli americani hanno le idee chiare sui buoni e sui cattivi, chiarissime. Non per teoria, per esperienza, i buoni sono loro!” (Giorgio Gaber)

Le elezioni in qualsiasi paese del mondo sono regolari solo se l’esito è gradito a Washington. È il postulato della democrazia liberale, che in termini più estensivi con il concetto di esportazione della “civiltà” è la democrazia delle cannoniere, dei corpi speciali di intelligence, dei terrorismi sotto falsa bandiera, delle sanzioni e degli embarghi, dei colpi di stato. Quella che viene definita “guerra ibrida”.

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