A Bologna accade che la polizia identifica senza alcuna ragione gruppi di adolescenti in centro, senza che questi abbiano fatto nulla. E succede che il questore Fusiello agisca con il benestare del sindaco Lepore. Più in generale nel paese succede che la polizia bastoni gli studenti che protestano per le morti di due ragazzi nell’alternanza scuola lavoro. Dopo due anni di restrizioni fasciste sono i giovani a cui sono stati privati i migliori anni della loro vita nel nome dei profitti e della gestione pandemica, a essere repressi, sia che scendano in lotta, sia che cerchino socialità. La “cura” non è nel dare spazi, momenti di aggregazione, ma è polizia e manganello.