La manifestazione di Praga è simbolica, perché insieme a quelle britannica e francese, apre a un autunno caldo internazionale.
Essere pronti a questo non significa solo costruire un’organizzazione politica che vada oltre gli stereotipi di una sinistra ormai decotta, incapace di vedere il nuovo che avanza e i nuovi soggetti del conflitto, una sinistra di classe che legge la realtà con le lente dei pii desideri.
Essere pronti a questo significa capire ed essere nel “peronismo”, nel populismo che si va affermando come nuovi montoneros, come portatori di un nuovo anti-autoritarismo libertario, che comprende la disfatta dell’ideologia liberale massacrata dal liberismo selvaggio imposto sui ceti medi devastati.
I nemici anche da questa parte dell’oceano e di oggi sono sempre gli stessi, tra masse popolari e grande capitale e sue oligarchie. “capitalisti angli” diceva Lenin. E oggi ci martoria l’anglosfera e i suoi servi, i suoi Troudeau, i suoi Macron, i suoi Draghi, i suoi Scholtz.