Il 20 gennaio 2020 pubblicavo su Carmilla un saggio che riprendeva un’opera di Roberto Faenza che ritengo fondamentale per costruire oggi una controinformazione di massa che non sia il solito giornaletto o web, ma che diventi il volano di un’organizzazione di massa eito i lotta politica. Sin’ora anche gli organi di controinformazione in rete hanno seguito la medesima logica del rapporto unidirezionale tra emittente e destinatario, dove quest’ultimo è sempre pubblico passivo. In pratica ci si è fermati a Radio Alice, quando lì il tentativo fu quello di mettere in connessione le soggettività di movimento e non è un caso che nei giorni del marzo ’77 fu chiusa. Oggi per altro ci sono modaltà tecnologiche che vanno ben oltre il gettone e la cabina telefonica, ma nel movimento di classe non ci si è mai posti alcun problema. Privai già qualche anno fa a porre la questione in quella che era la mia area politica. Ma furono parole al vento. Oggi, con soggetti non eterodiretti e più aperti a una riflessione politica e organizzativa a tutto campo, un’organizzatore collettivo nella comunicazione orizzontale, penso che sia un’opportunità che vada colta. Buona lettura
——–
Leggi tuttoSenza chiedere permesso creare la controinformazione oggi necessaria