“L’inno nazionale e la bandiera non assumono mai il significato di sciovinismo o nazionalismo ideologico. Si tratta di una proclamazione d’identità cittadina: “la nazione siamo noi, il popolo”. Questo popolo si omogeneizza nell’azione e attraverso l’azione. Acquisisce progressivamente un’autonomia decisionale e di presenza pubblica.”
socialismo
La proposta cinese e una riflessione di ordine generale
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Cina, socialismo, multipolarismo e imperialismo
Riprendo a scrivere sul mio blog, postando un contributo dal mio fb, che poi ha preso in un paio di commenti un’altra direzione. E’ importante comprendere come oggi vada ricostruita un’opposizioe antisistemica e tornare a ragionare su quale alternativa politica, quali alleanze sociali in questo processo di centralizzazione del capitale, riorganizzazione delle filiere, ridefinizione di una governance biopolitica, in cui gli stessi dettami della democrazia liberale vengono stravolti oltrepassando quel campo di diritti acquisiti in duecento anni di storia dell’Occidente capitalistico.
La questione del socialismo, cosa oggi è o non è, così come il posizionamento nei conflitti sociali, sono gli aspetti trattati in questo scambio di idee. Buona lettura.
Avviso ai naviganti
“Io sono un europeista convinto. Credo molto nel progetto di Altiero Spinelli e Ernesto Rossi…” (De Magistris)
Arcobalenite
Riguardo la dichiarazione di intenti che nella cordata Manifesta-De Magistris riunisce tutto il gotha della sinistra cd di classe, non posso non fare alcune osservazioni. Chi mi conosce sa che io provengo dall’area che ha in Potere al Popolo! l’ultima significativa espressione politica di un percorso iniziato anni fa e poi confluito in PaP insieme alla compenente napoletana che aveva dato vita dal CS Je so’ pazzo, a questa organizzazione. Se ben mi ricordo, prima con ROSS@, poi con Eurostop, l’elemento strategico della politica antagonista messa in campo era la rottura con l’UE e l’uscita dalla NATO, nell’ipotesi di costruire un’area Euromediterranea, la cd ALBA Euromediterranea.
Col senno di poi…
Col senno di poi mi chiedo oggi in che razza di sinistra comunista sono stato. Mi ricordo, ed erano solo sei mesi fa, come per le comunali della mia città questa sinistra è riuscita a fare due liste copia carbone. Esattamente uguali ovviamente per il cittadino comune che non può conoscere le “differenze”.
Sulle misure del governo prese ieri pomeriggio
Con quest’ultimo dispositivo, il governo Draghi prosegue il suo attacco a quelle che erano normali libertà civili in tempi di democrazia borghese. In pratica un colpo di stato a tappe che ci sta portando a un fascismo bio-politico, a un totalitarismo dominato dalle regole neoliberiste e della tecnocrazia.
Piano contro mercato?
La variante cinese
Non è uno spettro ad aggirarsi per l’Europa, ma un morbo che colpisce i comunisti. E’ la variante cinese, che porta vedere lotta di classe laddove non c’è. Finché il morbo era il filosoviettismo ancora si poteva capire: tutto sommato in URSS non esisteva una proprietà privata, e i popoli in lotta nel terzo mondo un qualche aiuto (se utile per chi lo dà) lo ricevevano. Una burocrazia di stato che teneva in piedi con demagogia e un po’ di ideologia diamat, un’idea di socialismo.
Un anno di svolta
Questo per me è stato un anno in cui sono accadute delle cose che mi hanno portato a scelte radicali che non avrei mai pensato di prendere. Non tedierò nessuno con i miei problemi personali: mi riferisco al piano inclinato della politica e del campo di appartenenza: il primo più che inclinato è diventato una parete di sesto grado, mentre il secondo non esiste più, completamente sparigliato dal cigno nero della pandemia.