Nell’ascoltare il governatore del Veneto Zaia mentre descrive la “superiorità” dei veneti nei confronti dei cinesi in fatto di igiene, oltretutto in modo così sprezzante (…”li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi”…), che neppure un travet dei più ignoranti al bar potrebbe riuscirci, c’è una certezza: per la massa di decerebrati che ha votato un personaggio del genere, imbecille prima ancora che razzista, esiste la buddistica legge di causa ed effetto. Perché è matematico: i cinesi a quello scaracchio di poche migliaia di persone che è il Veneto, e quello appena più grande che è l’Italia, lo metteranno in conto. E hanno ragione.