Zitti e… Mosca!

Zitti e… Mosca!

Il Presidium del Comitato Centrale del Partito Comunista Russo, ha stilato un comunicato in cui si condannano le restrizioni pandemiche ai danni dei cittadini russi, il lasciapassare (come il nostro green pass…) e l’obbligo vaccinale da covid, definendo questo stato oppressivo come “dittatura sanitaria” (citato testualmente).

In pratica il PC diretto erede della Rivoluzione d’Ottobre, che annovera come suo primo segretario Lenin, prende posizione contro la gestione criminale della pandemia che i vari governi capitalisti e ultraliberali stanno portando avanti in un vero e proprio passaggio autoritario e fascista epocale.

A questo si aggiunge la posizione di Melenchon e France Insoumisedella coalizione della sinistra francese Union Populaire, che non è tanto diversa da quella dei comunisti russi. Insomma, non proprio due partitelli da poco, ma due forze della sinistra continentale che hanno un peso politico non indifferente.

Cosa significa questo? Che quei comunisti, quei compagni che oggi in Italia hanno avuto il coraggio e la lungimiranza di individuare nelle misure distopiche e coercitive del regime capitalista il passaggio autoritario che il capitalismo occidentale (e non solo) sta portando avanti con la scusa della pandemia e quindi di vedere il momento oggi centrale della contraddizione politica e sociale, il punto focale dello scontro politico di classe e tra classi, nel green pass, non sono dei meri fiancheggiatori di un movimento di fascisti e oscurantisti anti-scienza, ma delle avanguardie politiche. Avanguardie che subendo insulti e manovre per tarpare il dibattito interno e restare nei propri orticelli, si sono trovati davanti gruppi dirigenti ottusi.

E oggi, a differenza della Francia, in Italia c’è una sinistra di classe completamente avulsa dal conflitto sociale, dedita a un economicismo privo di istanze politiche, con pratiche del tutto autoreferenziali, che riguardano il solo proprio corpo militante, m che non hanno alcuna incidenza sulle masse popolari italiane e sul movimento di massa che è ben altro che non vax, ma che esprime tutto il forte malessere di una gran parte della popolazione nel subire il ricatto discriminatorio e antidemocratico del governo Draghi.

Ma oggi, grazie a quanto accade a sinistra in altre parti ben autorevoli del continente, il giochino “sei complice dei fasci” non funziona più. E dopo la debacle del 4 dicembre le forze politiche che continuano la cantilena vaccinale neanche fossimo a Cuba, si ritrovano in cul de sac, dal quale sarà molto difficle uscirne dato il livello di sputtanamento raggiunto tra i lavoratori e nel movimento stesso, in termini di credibilità.

Forse pensavano che certe scelte politiche non si paghino e si possano prendere alla leggera.

Indubbiamente le lotte di classe in paesi come Russia e Francia, ci aprono spazi di agibilità politica tra i comunisti e la sinistra antagonista e possibilità di far crescere un soggetto politico realmente antagonista e rivoluzionario, contrastando per linee interne alle classi popolari e ai movimenti le tendenze reazionarie che pure ci sono e che sono incarnate dalle provocazioni fasciste (ultraminoritari) e da un nazionalismo spesso con venature rossobrune. Cosa credevano: che non le vedessimo?

Adesso, cari miei… zitti e Mosca!