Augias e i coccodrilli

Augias e i coccodrilli

Fa notizia questi giorni Corrado Augias che restituisce ai francesi la Legion d’Onore: l’alta onorificenza d’oltralpe con la quale Macron ha insignito quel macellaio sanguinario di Al Sisi. Lo ha fatto per un sacrosanto motivo: avere lo stesso titolo onorofico del capobanda di quella oscena e criminale congerie di torturatori e assassini, ossia i servizi di intelligence egiziani che hanno torturato e assassinato Giulio Regeni, proprio non gli va. E ha ragione.

Ma detto questo, il gesto del noto conduttore tv è stato preso da tutta la sinistra sinistrata umanitarista a parole e miope nei fatti, per scaricarsi la coscienza di una politca estera complice, anzi mandante delle porcate egiziane (e non solo), di cui i propri governi targati PD e centrosinistra sono responsabili da decenni, Arabia Saudita e petromonarchie, Israele e Ucraina inclusi.

I sinistrati strillano verità per Regeni, ma non affrontano i nodi essenziali della questione, che ci parlano di vendita di armi all’Egitto, interessi italiani con l’ENI per le riserve di gas e petrolio nel Mediterraneo, adesione agli interessi più alti dell’intero Patto Atlantico. Ormai questa politica schizofrenica e incoerente di gruppi come le Sardine è il refrain di tutta la politica di sinistra, volta a rimuovere ogni questione che quanto meno dovrebbe far tremare le vene dei polsi a qualsiasi sincero democratico, non dico comunista… sarebbe blasfemia.

In realtà il mondo che vorrebbero questi pescetti è nell’attuale sistema capitalista nazionale, europeo e mondiale impossibile. Perché questo mondo è dei pescecani, di cui i pescetti sono utili pesci pilota. E restare nell’utopia acritica della realtà conviene: consente di fare la voce quasi grossa ogni tanto, facendo finta di volere chissà cosa, per poi non fare nulla.

Lasciamo ad Augias il suo nobile gesto, che altri come la Bonino, D’Aema e Prodi si sono ben guardati dal fare. Apprezziamolo, certo, ma poi stiamo alla larga dai coccodrilli e dalla loro digestione.