Ci chiedevamo a Villa Paradiso perché così tanto livore verso una casa di quartiere che ha ospitato iniziative d’ogni tipo, persino due primarie del PD. Hanno escogitato persino la storiella dei poveri anziani nel quartiere e che occorreva un “welfare di prossimità” (sai cosa le frega degli anziani alla junta cemetificatrice…), per terminare una storia pluridecennale di questo luogo, come opera di killeraggio ad hoc verso gli ultimi gestori, cioè noi.
Certo che lo sapevamo, che dava fastidio una controinformazione libera sulla guerra in atto e a pezzi dall’Ucraina alla Palestina, sentendo le altre voci e non solo la propaganda di regime. Ma ora il motivo, ossia le acque putride in cui il PD si è inoltrato con il suo atlantismo a prescindere, è emerso in tutto il suo perfido fulgore. Tanta censura fatta dalla Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo, verso ogni voce dissenziente, tacciata di comodo e inappellabile “putinismo”, si spiega con una scelta di campo che non è nell’interesse dei cittadini ma di lobbies che operano a Bruxelles.
Follow the money, portale di inchieste giornalistiche, ha scoperto la poca trasparenza della Picierno nell’opera di lobbyng dell’Israel Defense & Security Forum (1), composta da 35mila di ex militari e riservisti israeliani di estrema destra, interessati a perorare la causa e il business sionista in Europa. Certo che da parte della dirigenza PD, con il genocidio del popolo palestinese a Gaza e la pulizia etnica in Cisgiordania in atto, il sostegno a questi tagliagole seriali, non si può propriamente definire un’opera meritoria e pacifista. In più aggiungiamo che già non reggeva la storiella europeista della resistenza in Ucraina, un altro sostegno dato ad altri estremisti di destra stile Pravy Sektor e battaglioni Azov, Ajdar, ecc., con un governo Zelensky decaduto e un nazismo guerrafondaio che dilaga dalla Polonia ai paesi baltici,.
Per legge fisica, prima o poi tutti gli stronzi vengono a galla, e quelli degli europeisti che hanno fatto la kermesse a piazza del Popolo il 15 marzo scorso, rivelando con i loro testimonial alla Vecchioni (2) tutto il nazionalismo pan europeo per una nazione che non c’è, ma solo una cordata guerrafondaia anglo-francese, espressione del deep state USA perdente e della finanza che ci sta dietro, sono stronzi politici e ideologici belli grandi.
Su Ottolina TV, qui sotto, tutte le considerazioni del caso Picierno e non mi dilungo oltre:
Resta il fatto che il mal di pancia nel popolino di sinistra è grande. L’ARCI ha disertato l’adunata allarmi siam europeisti in blocco. E numerosi circli ANPI hanno trovato, insieme a moltissimi attivisti nella CGIL, un’idiosincrasia non da poco con la narrazione buonista e non violenta di decenni, da parte di chi ha ereditato il timone del vecchio PCI: pace in primis. Una narrazione che aveva solo una funzione controrivoluzionaria: colpire le avanguardie di lotta nei loro episodi di illegalità di massa nelle piazze e davanti ai cancelli dei luoghi di lavoro.
Quindi è piuttosto evidente che dalla pancia alla testa è un attimo. Questo articolo su Il Fatto Quotidiano spiega molto bene i malumori dentro il grande partitone che ha fatto di Ventotene una falsa bandiera di valori che non sono mai esistiti in questa Unione Europea delle banche, dei fondi d’investimento e di vincoli di bilancio… sbilanciati verso gli interessi del grande capitale sempre più rapace e neoliberista.
Pur tuttavia, anche dentro questa narrazione europeista dem, esiste un limite alla decenza. Ma chi è causa del suo mal pianga e stesso; è tempo anche per gli ultimi giapponesi nella giungla piddina di prendere le distanze da questo verminaio che, Schlein o no, è diretto da autentici ultraliberisti guerrafondai. E a Bologna ne abbiamo un esempio adamantino. Ovviamente abbiamo mosso le nostre carte per capire gli umori dentro la compagine della junta. Della vicenda Villa Paradiso non se ne può neppure parlare. Siamo al maccartismo, o al miculpop se preferite. Sono i frutti marci di una politica centrale a cui tutti gli attori locali si assogettano. Anche i cosidetti sinistri radicali di Coalizione Civica. La Clancy ha accettato tutto, altro che presenza critica… con un aumento del biglietto TPER del 70%!
Se giustamente Ottolina continua a dire che se ne vadano tutti a casa, europeisti suprematisti, trumpiani, meloniani, sinistrati al seguito dei dem, ciò vale ancora di più nel nostro contesto felsineo: è tempo di pensare a un’autentica alternativa politica che riporti il pluralismo democratico in città e la riproposizione dei valori storici e politici di una sinisra nelle sue diverse declinazioni, che unitariamente può mettere al centro i cittadini, i lavoratori e non i comitati d’affari e le cordate ultraliberiste e guerrafondaie organiche al consesso oligarchico di Bruxelles, al quale i popoli europei non credono decisamente più.
Se persino i sinistroidi meno svegli si accorgono di questo cambio di rotta non più implicito e non detto, ma diretto, oltre ogni ambiguità, significa che l’occasione sta diventando propizia per interrompere l’incontrastata egemonia piddina nella città “più a sinistra d’Italia”. L’introduzione del nemico alle porte e del kit di sopravvivenza (patetico. contro droni, missili ipersonici se non addirittura armi nucleari tattiche…), non è roba da poco: punta a creare un clima di guerra, è terrorismo mediatico che induce a comportamenti sino ad oggi impensabili, e che sono figli diretti dell’emergenza covid, irregimentazione, discriminazioni, cacce alle streghe, che non saranno di facile gestione. E che presuporrà forme repressive che non si vedevano da più di tre quarti di secolo.
Come convertire dei buonisti in guerrafondai? Come convincere la maggioranza della popolazione che della guerra non ne vuole mezza a diventare euro-patrioti d’annunziani? Questa faglia che divide i ceti politici dal sentire comune e trasversale della popolazione, che mostra oggettivamente i due piani diversi: chi trae vantaggi dal riarmo e dalla guerra e chi li subisce, è il punto di rottura con i dominanti e i loro servi. Pertanto la guerra con le sue logiche perverse irrompe con brutalità nel vivere comune, nel nostro quotidiano. Le sue ricadute sull’economia del paese e sulle condizioni di vita e di lavoro, situazione che una casta di opinion maker imbecilli non comprende e che ha solo il compito di far digerire alla massa le future porcate belliche, esigono un passaggio politico organizzato per disertare la guerra come soldati e come civili, organizzare la Resistenza popolare a chi vuole distruggere la nostra vita, il nostro territorio, attraverso atti unilaterali, arbitrari e anti-democratici. Sarebbe stolto pensare a un’entità divergente che si ccupi solo di questioni specifiche, di scopo, senza legarle albellicismo dilagante e pervasivo.
Saremo in grado di farlo? Solo organizzandoci potremo andare a un altro tipo di guerra, che ormai pare essere inevitabile e che potremo sostenere con le armi della ragione e con una vasta unità di popolo per evitare il peggio. Quel peggio che questi personaggi non hanno alcun ritegno a imporre verso l’esterno e quindi si presume anche contro di noi. L’obiettivo è mandarli tutti a casa bloccando ogni ingranaggio di questo meccanismo criminale, terroristico e, in ultima analisi, demente perché suicida.
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Note:
1. In questo programma su Visione Tv Pino Cabras spiega meglio cosa sia questa lobby sionista e quanto emerso per quanto riguarda Pina Picierno.
2. Qui le mie considerazioni)