Il nuovo autoritarismo

Il nuovo autoritarismo

In questi ultimi mesi si è visto di tutto in fatto di violazioni dell’art. 21 sulla libertà d’espressione. Lo sappiamo bene noi a Bologna, quando il sindaco PD, Matteo Lepore, ha esercitato pressioni indebite definibile censura, sulle attività di ben due case di quartiere: Villa Paradiso e la Casa della Pace, con il divieto a proiettare due film definiti “putiniani”. In particolare PD e +Europa sono stati molto attivi in questa attività censoria che va ben oltre la diffamazione, poiché dare del putiniano a destra e a manca a chiunque voglia accedere a fonti informative che non siano quella ufficiali è lo “sport ufficiale” di chi ha sposato la linea guerrafondaia della NATO e della classe dirigente ucraina, che sta usando la popolazione come carne da macello per reggere la pacca fino alle presidenziali USA e oltre, mantenendo un regime banderista, dunque filo-nazista, che ha soppresso i più elememtari diritti politici, religiosi e civili.Ma il grottesco lo ha raggiunto l’on. PD Debora Serracchiani con la sua interrogazione ai ministri Piantedosi e Tajani circa la pubblicazione di manifesti come li vedete nel post della onorevole e che come potete constatare non hanno nulla di filo-putiniano nel loro essere un appello alla pace e a non considerare nemico né un popolo, né una nazione.

Se la Serracchiani avesse un minimo di conoscenza delle cose saprebbe che l’Italia non è in guerra con la Russia. Così come se avesse un minimo di cognizione in fatto di democrazia, si renderebbe conto che in Italia, fino a prova contraria,c’è il diritto di manifestare il proprio pensiero. Se poi prendiamo i contenuti di detto manifesto: «vogliamo la pace, ripudiamo la guerra (art. 11 della Costitzione Italiana), non pare proprio che tale manifesto inneggi ad alcuna guerra, al contrario, rivendica uno degli articoli fondamentali della nostra Carta Repubblicana. Pertanto tutto il di cui, è una sequala di stronzate che anche un insegnante di educazione civica ne ammetterebbe la cifra insana, molto più vicina al minculpop fascista o al maccartismo, che alle conquiste democratiche che i nostri padri hanno conseguito con la Resistenza al nazifascismo. Vediamole:

  1. se il contenuto del manifesto non compie alcun reato (non penso che appellarsi all’art 11 della Costituzione lo sia, nevvero?), che importanza può avere chiedersi di accertare: “le fonti di finanziamento che hanno permesso la spesa di cifre anche notevoli in tutta Italia per l’acquisto di spazi e mezzi”.
  2. e se tali: messaggi siano “esplicitamente intesi a modificare l’atteggiamento dell’opinione pubblica e quindi la postura internazionale dell’Italia in relazione all’aggressione militare russa” è anch’esso un reato? Non si può pensarla diversamente dal mainstream atlantista? Questo è fascismo bell’e buono. Inoltre l’onorevole dovrebbe informarsi meglio, magari con qualche sondaggio, circa l’opinione degli italiani in merito a questa e ad altre guerre (come il genocidio del popolo palestinese a opera dei fascio-sionisti): scoprirebbe che gli italiani questa guerra non la vogliono per svariate ragioni: dalle più ideologiche, perché gli italiani a differenza du chi governa e sta istituznalemtne all’opposizione sono democratici e pacifisti e sanno bene cosa c’è scritto nella Costituzione, alle più materiali, perché questa guerra voluta da meglio noti centri di potere che stanno a Washington e a Bruxelles, sta portando alla rovina il paese e l’intero continente, con un’economia di guerra che guarda caso avvantaggia gli USA e non certo i lavoratori della Wolkswagen che vengono licenziati, il carovita, il costo dell’energia, il trasferimento di risorse al warfare e all’incremento di armi che impoverisce e precarizza l’intero tessuto sociale, dal proletariato ai ceti medi. S’informi la cara Serracchiani, esca dalla ztl e si faccia una passeggiata tra il “volgo” e parli con la gente che non arriva alla seconda settimana: forse capirà qualcosa.
  3. «se sia nota l’eventuale estensione e radicamento delle fonti attraverso cui la Russia esercita un soft power che è risultato particolarmente virulento in occasione delle ultime elezioni europee» … anche questa è una stronzata perché non c’è uno straccio di prova su quanto la Serracchiani e tutto il carrozzone PS, +Europa, ecc. sostiene. In realtà tutta questa congerie di burocrati della politica non creda che tra la massa ci sia qualcuno che si sia rotto le palle di questa situazione e spontaneamente si sia organizzato. Perché questo burocrati pensano che il popolino vada instradato dentro i loro schemi e che sia incapace di ragionamenti articolati. Certo, lo considerano strano dopo decenni di società dello spettacolo e di contenuti per cretini integrali: ne sono consapevoli di ciò che non solo il berlusconismo ma tutti questi opinionisti, i media e compagnia cantante da una parte e dall’altra (che poi è la stessa), hanno fatto con scienza e coscienza. Ed è quindi inconcepibile che ci sia una risposta popolare tra avanguardie coscienti che sono nate e maturate dentro le lotte sociali, anche dentro il periodo “pandemico”. Peccato che la migliore dimostrazione delle loro narrazioni bugiarde che traspaiono dalle interrogazioni demenziali, sia l’art. 1660, che attacca frontalmente ogni possibilità di esprimere con la lotta e la protesta qualsivoglia forma di dissenso. Io so come andata, per il semplice fatto che ho visto come nasce sul territorio, tra gruppi più o meno organizzati, spesso semplicemente d’opinione o di scopo, una campagna politica che poi si estende sul piano nazionale come “La Russia non è il mio nemico”. Se ne faccia una ragione la Seracchiani: non c’è alcun manovratore occulto in tutto ciò. Così come non c’era alcun fascista tra i tricolori e le espressioni variegate di protesta che hanno scandito i sabati di mobilitazione contro il greenpass. La onorevole è comunque in buona compagnia, anzi compagneria: quella tanto tanto comunista e antagonista che non si è accorta da dove veniva l’attacco autoritario, bioteconologico, totalitario, ai più elementari diritti, facendo del nostro paese un laboratorio post-democratico, cui fare ingoiare tutta la merda successiva della guerra. Ma la Serracchiani e tutta questa sinistra che ha perso la bussola anche solo togliattiana, di una democrazia progressiva e al contrario oggi in marcia verso un fascismo 2.0 regressivo, un neomaccartismo arrogante, da salotto, ha fatto i conti senza l’oste e se ne accorgerà. La guerra è un’altra cosa e tutti costoro destra o sinistra che siano stanno scherzando col fuoco, pensando di poter fare i pifferai di Hamelin per conto della Casa Bianca e dei corrotti di Bruxelles.

Cara Debora, non ti serviranno a nulla una, dieci, mille interrogazioni. Interrogati piuttosto sul perché fino a ieri la pace era un valore su cui nel dopoguerra erano nate delle democrazie antifasciste, mentre oggi si spediscono armi le quali, quelle non rivendute dai corrotti mafosi di Kiev diventano lo strumento del macello imperialista per migliaia di giovani e ora anche meno giovani ucraini (stanno raschiando il fondo del barile…). Interrogati su questa crisi economica e sociale che arricchisce il manageriato e gli azionisti dei complessi militari industriali, la finanza di sistema, mentre getta nella disperazione nera e nella mancanza di futuro milioni di cittadini europei e italiani. Interrogati su cos’era un tempo la sinistra, sulle grandi mobilitazioni pacifiste, il Viet Nam per esempio, sul riconoscimento del ruolo ultracentenario del colonialismo e poi del neocolonialismo imperialista nell’affamare e trucidare i popoli e le classi lavoratrici. Chiediti dove sta andantdo il mondo con l’emergere di un multipolarismo che ha ribaltato i livelli del PIL a favore dei BRICS+, i moti di rivolta dal Sahel, all’asse della Resistenza in Medio Oiente, al bolivarismo, nel declino dell’economia del dollaro. Fatti una domanda: un mostro che ha dominato fino a ieri, quando vede il suo potere disgregarsi cosa fa? Non diventa mille volte più pericoloso giocando il tutto per tutto? Sono domandine semplici, di puro buon senso, che la gente più comune, a pelle e per come stanno andando le cose, comincia ad avere già la risposta e ve le canta con mezzi democratici coem l’autofinanziamento per affissioni: nulla di paragonabile ai vostri missili e al sangue che producono. Dove va il mondo e dove l’incazzo generale per questa fase di guerra nongioca a vostro favore: la vedo male. Il vostro gioco sarà sempre più perdente, e non basteranno le 1660, né della Meloni, né vostre (che anche voi non avete mai scherzato in repressione: 11 marzo a Bologna con Katalanotti, 7 aprile con Calogero…). Ve ne accorgerete.

Per concludere, vi giro una risposta molto bella all’interrogazione bullshit della Serracchiani, da parte di D. F. (ometto per correttezza le generalità: la trovate nei commenti, tutti di critica (a proposito di dove vada la pubblica opinione… saranno tutti putiniani?)

“L’interrogazione all’onorevole Debora Serracchiani vorrei farla io.

1. Ritiene coerente la sua interrogazione con l’art. 21 della Costituzione, “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”?
2. Ritiene lei legittimo che cittadini in forma singola o organizzata possano affiggere manifesti contenenti un messaggio rivolto agli altri cittadini della Repubblica? Ritiene ancorato ai valori democratici, cui immagino lei si ispiri, voler rintracciare i membri di una supposta rete di cittadini e quindi comporre una lista come se fossimo in un moderno maccartismo? Ed una volta compilata tale lista cosa pensa di farne?
3. Nella sua interrogazione ai Ministri Piantedosi e Tajani afferma che i manifesti “La Russia non è mio nemico” contengano messaggi “intesi a modificare l’atteggiamento dell’opinione pubblica e quindi la postura internazionale dell’Italia in relazione all’aggressione militare russa”. Ritiene forse che l’opinione pubblica, anzichè basarsi sulla libertà di informazione, debba invece formarsi seguendo messaggi controllati? E controllati da chi?
4. I manifesti fanno esplicito riferimento all’art. 11 della Costituzione. “L’Italia ripudia la guerra”. Non lo condivide? E da quando i principi costituzionali sono diventati disinformazione filorussa?
5. La Russia, paese con cui l’Italia ha sempre mantenuto rapporti politici, anche durante la guerra fredda, ed intrecciato per secoli interessi culturali ed economici, è oggi nostro nemico? E comunque, qualora per lei la Russia fosse un nemico, tutti gli italiani dovrebbero considerare loro nemici tutti i russi?
6. La stessa trasparenza che chiede sulle fonti di finanziamento della campagna da lei avversata, l’ha forse manifestata chiedendo la rimozione del segreto sul numero e tipologia di armi inviate all’Ucraina nonchè sull’onere a carico del bilancio della Stato?”

Alcuni altri commenti:

“Allora un’autorevole rappresentante del PD ci comunica che bisogna indagare sui responsabili delle affissioni, su come hanno raccolto i fondi.. ecc

Io non ho messo un euro, ma sono disgustata da questa interrogazione. Non dal manifesto.
Proponga di istituire il reato di espressione del proprio pensiero. Mi troverà in piazza.”
“Poveri soldi nostri impiegati a pagare una deputata che perde il suo tempo per un’interrogazione parlamentare che ha il forte olezzo di disprezzo delle altrui opinioni. Che fine orribile stanno facendo quei valori costituzionali che un partito antifascista dovrebbe difendere. La costituzione sig.ra onorevole non si interpreta a piacimento, si applica e un deputato deve sforzarsi per attuarla. Troppo complicato per capire questo concetto?”
“L’unico rimpianto ho dato una parte importante della mia vita nel partito di Gramsci ,Togliatti, Longo, Berlinguer e’ stato trasformato negli anni con gente come lei.”
“Io continuo invece ad interrogarmi sul perché personaggi come Lei siano ancora in politica.”

“Le comunico una cosa che lei non sa. Sono i fascisti quelli che censurano le idee non convergenti. I fascisti. Lei forse non lo sa. Ma adesso sta facendo esattamente quello.

Fascismo 2.0.”
“Completamente d’accordo con il manifesto.”
“La valanga di critiche fatte all’on. serracchiani con questi commenti mi fa ben sperare che il popolo italiano sappia ancora bene cosa sia la libertà di espressione e il fascismo anche camuffato da democraticismo che la vuole sopprimere.”