È quella del commissariato attaccato e incendiato a Minneapolis dalla guerriglia di strada del proletariato metropolitano afroamericano e di ogni colore. Le foto che vi posto sono molto chiare: tra i manifestanti c’è una popolazione molto varia, che rompe gli schemi imposti dal potere bianco capitalista.
Il licenziamento dei poliziotti responsabili dell’assassinio di Floyd è solo una foglia di fico con la quale un sistema di potere razzista e capitalista cerca di attenuare le proteste e la guerriglia che ormai divampa in gran parte delle città USA.
Il ritornello delle “poche mele marce” lo conosciamo bene anche qua, quando sappiamo bene che i vermi circolano in tutto il cesto.
Magari ci sono mele marce che la catena di comando non sempre controlla. Era infatti prevedibile che avvenissero dei tumulti dopo un fatto del genere. Ma se questi fatti avvengono è perché chi li compie si sente autorizzato e coperto. E’ perché circola nelle forze di polizia USA un’ideologia dominante basata sull’abuso di potere e l’impunità, esattamente come qua. E’ dominante il razzismo, la violenza sistematica sulle classi popolari dei quartieri periferici.
Il mostro imperialista, che non è la più grande democrazia del pianeta, ma il più pericoloso e grande stato canaglia, attacca il proletariato al proprio interno, e ancor più se afroamericano, portoricano, asiatico, così come quello esterno e i popoli che fanno da intralcio alla sua economia predatoria basata sui privilegi di ristretti gruppi oligarchici bianchi.
Per questo ben venga la rivolta: la guerriglia di strada è l’unico modo ed è l’unico linguaggio per far capire al mostro imperialista che a ogni azione corrisponderà una reazione. Questa è una guerra, non le stronzate metaforiche dei media sparate sul covid.
Assaltato e incendiato un commissariato a Minneapolis: bene, come sostengo più sopra è un’ottima notizia. Occorre rispondere colpo su colpo, fino ad arrivare alla milizia popolare armata.
In USA circolano tante armi? E’ sbagliato, sono contro, ma almeno, visto che la situazione è questa che le si usino bene. Perché i responsabili di questi crimini di Stato non si sentano più sicuri ogni giorno che escono di casa.
Questa grande galera per il popolo nero e questa pletora di assassinii dei suoi figli non è più tollerabile. Che le figure di Malcolm X, George Jackson e Bobby Seal si aggirino come lo spettro del Comunismo per le metropoli degli stati post-schiavisti del sud, così come quelli ipocriti del Nord, contro le classi dominanti USA dello schiavismo salariato. Che venga raccolta la loro bandiera, la bandiera delle Black Panthers e dei Weather Underground.