Nove anarchici arrestati. Il reato? Pubblicazione di un giornale: qui l’informazione.
Non è un bel segnale. Ma questo è esattanente il risultato di un emergenzialismo che dura da anni e che ogni volta ha tolto qualcosa di più: diritti, spazi, agibilità poltica da parte di chi critica questo stato di cose. Un’emergenza che è passata anche per le restrizioni covid, il green pass, i coprifuochi, i ricatti con i quali hanno imposto la siringata di massa. E che oggi vede in prima fila anche la “sinistra”, come le esternazioni di Bonelli per perseguire chi dissente dalla narrazione mainstream sul clima.
Volevate sapere dove sia il fascismo di oggi? Eccolo! Non ha colore politico, ma è puramente al servizio dei poteri forti.
L’arresto di persone per il semplice fatto che pubblicano un giornale è qualcosa di aberrante. Ma è ancora più aberrante che non si levi alcuna voce per denunciare questa repressione delle idee e della libertà di esprimerle. In altri tempi avremmo avute vaste mobilitazioni, sarebbero intervenuti intellettuali. Adesso abbiamo solo idioti che che mettono le e rovesciate alla fine della parole…
Il giornale che rappresenta la prova di “colpevolezza” si chiama Bezmotivny – Senza motivo: come gli arresti del resto, senza motivo appunto. Ma in realtà il motivo c’è… c’è sempre un motivo per colpire gli anarchici, i comunisti, i sovversivi, per criminalizzarli. E nell’indifferenza generale, così come nella stupidità dilagante dei super sinistri sarà sempre più possibile, con salti di qualità emergenziali che oggi neppure ci possiamo immaginare. Se Dario e Franca fossero ancora in vita li farebbero vomitare.