Cartoline dalla Bielorussia

Cartoline dalla Bielorussia

Il copione classico delle rivoluzioni colorate: metti un bel po’ di soldi, infiltri un po’ di manovalanza nazi da Polonia e Ucraina, fai lavorare la CIA e i servizi occidentali, crei il bamboccio di turno, in questo caso la bamboccia, sfrutti le storture di un regime personalistico di un “piccolo padre” come Lukashenko e il gioco è fatto.

Del resto, se il gioco riesce bene in paesi a democrazia popolare come il Venezuela bolivariano, figuriamoci in quelli dove la democrazia sta a zero e l’unica cosa che si salva sono le frattaglie di un’economia di Stato come eredità del socialismo reale sovietico!

Questo che vedete qui a fianco è con tutta probabilità uno dei momenti della preparazione del teatrino: Bernard Henri-Levy, il grande promoter del power change colorato in tutto il mondo, con la golpista Svetlana Tikhanouvskaya, quella che dalla fascistissima Lituania si è autoproclamata presidentessa del paese, senza semmai richiedere nuove elezioni. Guaidò insegna… il popolo non conta nulla: basta avere la CIA, i soldi occidentali e un po’ di gente che fa casino per strada e op-là, il gioco è fatto!

Lo scopo è chiaro: completare la pressione NATO verso la Russia e ridurre la Bielorussia come l’Ucraina, privatizzarne l’economia indebitandola per bene. ma tutta la massa di persone che protesta contro Lukashenko questo non lo sa o non si rende conto di cosa significhi andare sotto la cappella dell’UE e di una Germania che ha sempre bisogno di manodopera qualificata dell’est a costi di saldo. Per non parlare del settore delle macchine agricole, di cui la Bielorussia è un paese esportatore temibile: i gioielli del paese non faranno più concorrenza alle imprese occidentali, anzi ne diverranno un asset. Svendere!

Questo infine è ciò che i media occidentali si guardano bene dal far vedere: il resto della popolazione, decine di migliaia di cittadini che si mobilitano contro il tentativo di golpe. Ma questi non contano nulla, come dicevo poco sopra: non sono funzionali al teatrino e agli scopi del vero puparo.