La tenaglia NATO: mainstream – ucronazismo

Nell’orgia dello sdoganamento frenetico del nazismo, il Corriere della Sera raggiunge le vette più alte del delirio. E lo fa con Lorenzo Cremonesi, che se avesse impacchettato della merda, avrebbe fatto un’operazione meno puzzolente e servile. Ovviamente omette informazioni fondamentali, falsifica, insomma: mente sapendo di mentire.
Nel leggere questa immondizia che nulla ha a che vedere col giornalismo, Bandera diventerebbe un glorioso patriota, padre fondatore della nazione ucraina, che alla fine viene martirizzato dai sovietici dopo una vita votata a opere filantropiche.

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I capponi di Renzo

“Lascio poi pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe, a capo all’in giù, nella mano d’un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. Ora stendeva il braccio per collera, ora l’alzava per disperazione, ora lo dibatteva in aria, come per minaccia, e, in tutti i modi, dava loro di fiere scosse, e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto s’ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura.”

(Alessandro Manzoni, Promessi sposi, cap. 3, l’episodio dei capponi)

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Sieg heil ciao, sieg heil ciao, sieg heil ciao ciao ciao… il 25 aprile degli interventisti

Non era ancora finita la campagna vaccinista fatta di nemici no vax, complottisti e terrapiattisti, sanzioni, restrizioni, green pass e super green pass, che con una rapidità incredibile i conduttori pandemici dei media di regime hanno tolto il camice e indossato l’elmetto, messo a casa i televirologi e messi in studio esperti e cartine dell’Ucraina. Ormai il sistema informativo è collaudato e funziona come un orologio svizzero: bisogna far fare profitti a big pharma e far fare un salto biopolitico e tecnologico aall’intero sistema sociale? Ecco la campagna mediatica in grado di attaccare ogni forma di opposizione. Dalla Casa Bianca viene l’ordine di costruire l’escalation nella guerra che essa stessa ha provocato in anni di minacce alla Russia? La macchina della propaganda e della censura, delle veline dirette dalle intelligence costruite con false flag sul campo parte in mondo visione e nei social.

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Quando saltano gli steccati

Per sapere come stanno le cose occorre leggere gli opinionisti dei giornali di destra, come questo fondo su Libero. È proprio il colmo.
In pratica la UE non esiste sul piano diplomatico: è completamente supina alla politica dell'”anglosfera”, ossia di chi mena le danze nella NATO. E’ per questo che Macron deve perdere a tutti i costi nel ballottaggio francese.
E poi non è niente vero che l’UE si configuri come una potenza statuale forte: è un polo imperialista, sì, ma del tutto subordinato alle politiche statunitensi. Con gli occhi di oggi si capisce bene la scelta britannica di uscire dall’UE e tornare nell’anglosfera. Chi dirige l’imperialismo sono gli anglosassoni. I tedeschi l’hanno capito e hanno investito 100 mld nel riarmo che, si badi bene, ben poco ha a che vedere con l’esercito europeo. E una Germania in armi non vi inquieta un po’?

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La mascherina di Zorro

Dopo vari episodi di imbecillità parafascista, come vietare (poi cosa rientrata) un corso su Dostojevskij, la partecipazione di gatti russi a una mostra felina a Reggio Emilia, e così via e mentre ragazzini russi vengono pestati dai compagni di classe come nel bresciano e ogni voce anche solo ri ragionamento sul conflitto in atto in Ucraina, viene messa a tacere (vedi il caso del prof. Orsini, il cui contratto in RAI è stato annullato), la deputata europea del PD Alessandra Moretti ha “pensato bene” di proporre la persecuzione di chi espone nei social o in genere la lettera Z.

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La sinistra petalosa ed euroliberista fomenta la guerra dal salotto di casa

Tra gatti russi “rimbalzati” a mostre feline, direttori d’orchestra russi a cui viene imposta abiura sull’operato dei suoi connazionali e messe alla gogna di Dostoevskij come all’Università Milano Bicocca, stiamo assistendo a una campagna isterica antirussa che non si ferma alla sola critica dell’operato bellico delle classi dirigenti putin-dughiniane e oligarchiche ma si estende a una messa al bando culturale che ha tutto il sapore dei righi di libri di nazista memoria. E infatti se mettiamo in correlazione il sostegno che il PD con personaggi come Pittella e la Quartapelle hanno dato al regime di Kiev bypassando gli otto anni di atrocità ucraine in Donbass e i battaglioni nazisti, con queste purghe culturali dal sapore totalitario e hitleriano, il quadro che ne emerge è veramente inquietante per quei pochi spazi di democrazia che ancora permangono dopo due anni di censura e discriminazioni sulla popolazione italiana portate avanti con la gestione criminale e lucrosa della pandemia.

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Perché sono contrario ai proclami dei sinistrati contro l’attacco russo

E’ ovvio che sono contro la guerra, è ovvio che so bene che Putin rappresenta un capitalismo oligarchico e che le guerre sono sempre combattute da proletari che si macellano gli uni con gli altri per gli interessi delle classi dominanti.
Ma il “no all’attacco russo” vorrei che tutti questi soloni lo andassero a dire ai compagni della Brigata Prizrak, ai combattenti di Donetsk e Lugansk che in queste ore con l’appoggio dell’esercito russo stanno liberando il paese dalla canaglia nazista dei vari battaglioni come l’Azov. Lo vadano a dire alla popolazione del Donbass che da 8 anni subisce bombardamenti e incursioni.

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No alla guerra imperialista!

La situazione in Ucraina sta precipitando in un’escalation bellica di cui non si vedono le proporzioni. Questo conflitto è il risultato di un allargamento a est della NATO che ha disatteso ogni accordo con la Russia, dal crollo dell’URSS fino agli accordi di Minsk. La vulgata dei nostri media al contrario parla di aggressività russa, ma in realtà la questione geopolitica è ben più vasta e le forze in campo in questo conflitto sono meno chiare di quanto ci vogliano fare credere.

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Tachipirina e vigile missile

Adesso i media hanno messo in secondo piano la pandemia quando per mesi ci hanno rotto le palle con i loro dati, i grafici, le percentuali, dicendoci tante ma tante cazzate.
Adesso ci parlano della guerra imminente in Ucraina secondo il teatrino predisposto dagli USA: questi criminali di stato hanno persino precisato attraverso la CIA la data in cui i russi attaccheranno. E tutti i giornalisti hanno preso per buona questa idiozia, questa realtà ribaltata e cercano di vendercela esattamente come hanno fatto con la narrazione pandemica. Invece di essere la voce critica che controlla il potere questi lecchini sono i megafoni del potere e propagano ai quattro venti stronzate e menzogne.
Ma queste stronzate e menzogne coprono e legittimano milioni di morti. Pertanto sono criminali pure loro. Tachipirina e vigile missile.