L’80° anniversario della vittoria sovietica e dell’intera Europa (1) sul nazifascismo è carico di un grande significato.
Non è tanto perché da ogni parte, come dalle cazzate di falsificatori seriali alla Rampini (2) sull’inesistente complicità tra Stalin e Hitler all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, alla consacrazione postuma dell’8 maggio voluta da Trump, alla presenza dei governi guerrafondai a Kiev in concomitanza con la parata di Mosca, si è cercato con la propaganda di azzerare il valore di questa ricorrenza. E non sono stati neppure i divieti dei governi dell’UE di far sorvolare l’aereo presidenziale del premier slovacco Fico, fatto grave mai accaduto neppure nei peggiori momenti bellici, a riuscire in questa misera e patetica operazione.
internazionalismo
Presa di posizione
Pubblico alcune considerazioni riguardanti il mio punto di vista su questa fase politica sul piano nazionale e internazionale. Lo faccio senza peli sulla lingua e considerando che ormai la quasi totalità di quella che ama definirsi “sinistra di classe” o “movimento antagonista” è in totale confusione politica. Buona lettura.
El pueblo unido…
Sovranisti e negazionisti
Ieri a Roma si è visto di tutto e di più. A parte la manifestazione fascista di Pappalardo e Forza Nuova alla Bocca della Verità, l’assembramento in piazza San Giovanni è stata una vera e propria accozzaglia di complottosti di ogni risma: dai negazionisti del covid no mask ai no vax della Cunial, ai no 5G, più una congerie di microforze sovraniste con rivendicazioni costituzionaliste a puro vantaggio delle piccole imprese, attraverso la solita retorica del lavoro.
La Boldrini al servizio delle politiche aggressive dell’imperialismo
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Hasta siempre, Comandante!
Chi specula sul personale medico…
L’idiozia italiettana nazionalpopolare
Questo post è scritto da chi non da oggi continua a pensare che la cosa migliore che possa esserci per il nostro paese è l’uscita da questa Unione Europea di eurocriminali di stato al servizio delle borghesie imperialiste continentali. Così dovrebbe pensare ogni comunista conseguente a un’analisi sia generale della crisi e delle tendenze in atto che specifica del proprio paese. Così come ogni democratico coerente con gli ideali di giustizia sociale.
Dalla Francia al Cile è l’ora del…
I fatti parlano chiaro, ma i tg no. I media occultano o spezzettano i fatti distorcendoli, facendo di tutto per non collegarli tra loro. Così, nella società globalizzata, dove un battito di farfalla a 12 mila chilometri fa cadere la borsa di Hong Kong, non ci sarebbe relazione tra la rivolta sociale in Cile e la lunga lotta dei Jilet Jaunes, che dura da più di un anno e che oggi riprende vigore con la mobilitazione permanente nelle piazze contro la legge sulle pensioni di Macron. Ma questa è la lotta di classe, bellezza!
Ecuador, è un massacro
Se non avessimo notizie per altre vie di quanto sta accadendo in Ecuador, dai tg non sapremmo nulla, tutto tranquillo… al massimo una normale protesta di piazza con normali cariche della polizia. Invece dalle testimonianze che arrivano da quel paese attraverso i social è in atto un massacro con decine di morti. Ma l’Ecuador non è il Venezuela bolivariano e tutti tacciono. Alla guida c’è un uomo fedele del FMI e degli USA, Lenin Moreno, che di Lenin non ha nulla e di Moreno c’ha la vocazione al nero fascismo. Quello che salito al governo col partito dell’ex presidente Correa ha fatto il salto della quaglia tradendo il mandato popolare ed è passato dalla parte degli imperialisti occidentali.